«Se noi non vinciamo, hanno vinto Juve e Napoli. Tutti quelli che abbiamo davanti hanno maglie azzurre e bianconere. Ogni punto lasciato per strada, lo perdiamo contro di loro», parola di Luciano Spalletti a poche ore dal match contro il Crotone. E gli ostacoli non mancano, visto le 7 partite in 21 giorni (coppe comprese) che attendono la Roma. Per questo il turnover adesso è possibile, anche se stavolta senza Totti, rimasto a casa perché influenzato.
Riferendosi al video «rubato» a Nainggolan, in cui il belga parla senza rete soprattutto in chiave anti-Juve, Spalletti individua i predatori definendoli sciacalli: «Non ho nulla da dirgli, e anche i compagni hanno scherzato con lui e lo hanno protetto. Radja usa sempre temperamento insieme a lealtà e correttezza. Quella è la sua immagine, non le bischerate dette fuori dal bar. Ci sono dei tifosi che fanno finta di essere della Roma e lui ci si ferma a parlare, dicendo due bischerate a persone che si sono rivelate due sciacalli e che possono anche aver manipolato il video. Ma sciacallo è anche chi usa queste cose in maniera distorta. Si vuol far apparire un aspetto del ragazzo non reale, lui è pulito. Le letture dell’episodio possono essere anche totalmente diverse, dipende dalla volontà che uno ha. Si capisce bene: se sono nemici, ti mettono in prima pagina, facendo vedere quanto tengono ai tuoi risultati. Per noi situazione normalissima. Sappiamo la provenienza, la manipolazione e la volontà di far male». Che il video ricordi come Nainggolan non faccia vita da educanda al tecnico non interessa. «Radja l’equilibrio lo trova nel “forte sempre”. C’è chi lo trova facendo pochino: mangio pochino, bevo pochino, do pochi baci. Invece c’è chi mangia molto, corre molto, dà molti baci e trova l’equilibrio lo stesso. È un equilibrio altissimo, ma sempre equilibrio è: lui è di questi».
Poi Spalletti torna a parlare del suo futuro: «De Rossi dice che la Roma non deve lasciarmi scappare? Ribalto totalmente il concetto: sono io che devo meritarmi la Roma, non lasciarla scappare, e per farlo devo mandare messaggi forti e vincere qualcosa. Io sono contento di ciò che vedo qui. C’è solo da migliorare un po’ la mentalità». Titoli di coda sui derby di Coppa che tornano di notte: «È un atto di fiducia che non dobbiamo disperdere. Gabrielli dice cose giuste: ci dobbiamo comportare bene. A volte capita che durante la riunione tecnica un calciatore non spenga il telefonino e mi dica: “Se vuole mi lasci fuori, ma io parlo con mia moglie e i miei figli finché non sono seduti dentro lo stadio”. Il clima crea tensione anche ai giocatori».
(Gazzetta dello Sport)
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