Bella e finalmente cattiva, stavolta anche senza Totti. La Roma fa valere la legge dell’Olimpico (4 vittorie su 4 in campionato) e nella bellissima sfida da Champions con l’Inter ha ritrovato gioco e carattere riuscendo a reagire con Manolas al pareggio di Banega dopo il vantaggio iniziale di un Dzeko tornato in formato Manchester City. Una vittoria pesantissima arrivata dopo 90 minuti di battaglia che porta i giallorossi a -1 dal Napoli e quindi dal secondo posto. Una prova di nervi che ha fatto risbocciare l’amore con l’Olimpico e che farà passare due settimane di serenità dopo giorni di polemiche. «Bella vittoria contro una grandissima squadra che rimette un po’ le cosine a posto. Si parlava troppo. Ora abbiamo il tempo per analizzare alcuni fatti in profondità. Dzeko? Ho sempre puntato su di lui. Noi abbiamo bisogno di lui, di un attaccante con queste doti anche se a volte non mostra questa ferocia», le parole del tecnico. Spalletti ha finalmente “liberato” Florenzi portandolo nel ruolo di trequartista dietro a Dzeko e proprio il bosniaco ha spaccato la partita con un gol pesantissimo dopo 5 minuti festeggiato in maniera sin troppo colorita da De Rossi (ha indicato la maglia del bosniaco e rivolto pesanti insulti in tribuna verso chi lo criticava). «Quando segna Edin siamo tutti più felici. I tifosi? Non è giusto quello che sta accadendo, devono tornare allo stadio, altrimenti si va a giocare da un’altra parte, due pesi e due misure non si fanno. Senza la Curva non è bello, perché escono subito i mugugni», la spiegazione di De Rossi.
Una gara bella, combattuta tanto da registrare un record in serie A: 22 tiri in porta nel primo tempo, non era mai successo quest’anno. Tanti i duelli in campo, due pali (di Salah e Banega) e le parate di Szczesny e Handanovic hanno mantenuto il risultato sull’under fino alla rete proprio di Banega a 20 dalla fine. Sembrava il solito copione, ma la Roma non si è arresa, ha sentito la paura dei nerazzurri e dopo appena 5 minuti un taglio di Florenzi su punizione è carambolato sulla testa di Manolas e poi su quella di Icardi riportando i giallorossi in paradiso. Dzeko ha sfiorato la doppietta nel finale, ma uno strepitoso Handanovic gli ha detto no. Il bosniaco ha segnato in tutte e 4 le sfide interne della Roma, non accadeva dal 2002 con Totti. «Sono pronto a essere cattivo come chiede il mister. Devo fare più gol, ma sto bene», ha detto l’attaccante. Tra i migliori in campo anche Strootman: «E’ una vittoria importante per tutti quelli che amano la Roma. Adesso possiamo guardare già al Napoli, abbiamo perso troppo punti. Io do sempre il massimo e devo migliorare ma fisicamente mi sento bene e ho un debito di riconoscenza».
(Leggo – F. Balzani)
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