Alla fine è solo da capire se è più forte il rammarico per una partita che in undici sarebbe stata diversa o la soddisfazione per una squadra che ha portato comunque a casa un risultato positivo. Spalletti il dubbio non se lo pone neanche e va dritto al cuore del problema: «Personalmente sono molto contento per l’atteggiamento dei miei, undici contro undici abbiamo fatto la partita. E c’è da prendere il buono, che è molto. Mi aspettavo questa gara, siamo partiti con personalità e mi fa piacere aver visto anche l’altra faccia della squadra, quella che ha sofferto fino alla fine. L’unico appunto che posso fare alla mia squadra è quello che doveva saper gestire meglio alcune situazioni: serviva un po’ più di maturità e invece abbiamo provato delle ripartenze avventate, perdendo equilibrio. Ma in generale chi ha giocato ha fatto una buona gara, stando dentro la partita e facendo qualcosa anche per il compagno».

LOTTATORI – E allora è tutto rimandato al ritorno, anche se ieri la Roma sembrava davvero poter portare a casa la partita e ipotecare la qualificazione: «Dopo essere passati in vantaggio abbiamo però sbagliato troppo, forzando alcune situazioni. Avremmo dovuto avere più pazienza, farli uscire: erano loro che dovevano recuperare. Invece abbiamo concesso al Porto di giocare sui nostri errori e abbiamo collezionato cartellini evitabili. Ma Alisson mi è sembrato fortissimo, ha giocato con personalità, considerando che era anche la prima partita in Champions. E De Rossi ha sempre pulito la casellina davanti ai centrali di difesa, giocando con un’abnegazione fortissima. Florenzi? Ha spinto bene, poi è calato nella ripresa. Ma ha lottato anche lui».

L’APPELLO – La chiave è un po’ tutta lì, in quei cartellini subito pesantissimi sui due centrali giallorossi, Manolas e Vermaelen, che hanno inevitabilmente condizionato il resto della partita giallorossa: «Un giocatore esperto come Vermaelen non può prendere due cartellini così, dei due è addirittura più grave il primo. Ma dal punto di vista fisico stiamo bene, gli errori sono stati tecnici, soprattutto per una squadra di qualità come la nostra. Così finisci a rincorrere sempre l’avversario e sprechi più energie. Dzeko però ha fatto una grandissima partita di sacrificio, venendo a prendere anche il loro mediano basso in fase di non possesso. E anche Salah nel secondo tempo si è messo sempre a disposizione. Ripeto, io sono soddisfatto». Appello finale, con convocazione accorata per martedì prossimo: «Il Dragão ha trascinato il Porto, ora gli faremo però capire cosa è l’Olimpico».

MERCATO – Intanto ieri prima della partita il direttore generale della Roma Mauro Baldissoni ha tenuto socchiusa la porta per il mercato giallorosso: «Riteniamo che la squadra sia completa, ma il mercato non è ancora chiuso ed è fatto di scelte. Se si creano delle opportunità le vaglieremo». Quelle opportunità sono appunto Borja Valero (con cui la Roma ha già intavolato un discorso e deve mettersi solo a tavolino per convincere la Fiorentina a cedere il giocatore) e Tielemans, il baby dell’Anderlecht che piace molto dalle parti di Trigoria. Baldissoni ha poi liquidato Pjanic così: «Non possiamo stare qui a rimpiangere giocatori che fanno altre scelte, ma possiamo solo rimpiazzarli con giocatori altrettanto forti».

(Gazzetta dello Sport – A. Pugliese)



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