Era il miglior attacco del campionato già da tre giornate, ma il vero salto di qualità è arrivato a Napoli, sul campo dove Maurizio Sarri non aveva mai perso in campionato durante i 14 mesi passati sulla panchina partenopea. La differenza è che i gol di Edin Dzeko e Mohamed Salah sono finalmente arrivati in trasferta. Finora, infatti, avevano segnato solo all’Olimpico. La Roma, con un attacco capace di andare a segno anche fuori casa, finalmente ha spezzato i tabù della trasferta. In questa stagione erano arrivati i pareggi di Porto e Cagliari (1-1 e 2-2) e le sconfitte contro Fiorentina (1-0) e Torino (3-1). Edin Dzeko è già arrivato a quota 7, più i 3 segnati con la nazionale della Bosnia. Un cambio di passo importante, visto che in tutto il campionato scorso ne aveva messi a segno 8. Sabato sera ha festeggiato con una cena a base di pesce con amici, ieri ha postato sul profilo Facebook alcune foto dell’allenamento defatigante. Foto con il sorriso, naturalmente. Quella di Napoli è stata la sua terza doppietta stagionale: aveva già segnato con il bis contro il Crotone (4-0) e in Bosnia-Cipro (2-0) nelle qualificazioni per il Mondiale 2018. Ma, senza mancare di rispetto a nessuno, farlo al San Paolo, nella partita che doveva dare l’investitura di anti-Juve, ha un altro peso specifico.
Momo Salah ha stravinto il confronto personale con gli esterni d’attacco del Napoli: da Insigne e Callejon, che avevano iniziato la partita, a Mertens che è entrato nella ripresa al posto dello sperduto Gabbiadini. L’egiziano è stato decisivo come assist-man, con il pallone strappato a Koulibaly quasi sulla linea di fondo, e come marcatore con il 3-1 che ha chiuso l’incontro. Un gol alla sua maniera, partendo sul filo del fuorigioco e filando imprendibile verso la porta avversaria. Anche per Salah è stato il primo gol in trasferta, dopo i tre in campionato (Udinese, Sampdoria e Crotone) e quello in Europa League (Astra Giurgiu) segnati tutti all’Olimpico. In stagione c’è anche il gol segnato con la nazionale egiziana (vittoria 2-1 in Congo, qualificazioni mondiali). Una continuità ad alto livello che ha fatto sì che «Momo» sia anche quest’anno tra i 30 nomi selezionati per il «Pallone d’oro» africano. Gli altri due nominati che giocano in serie A sono Kalidou Koulibaly (Napoli) e Mehdi Benatia (Juve). Dzeko e Salah, attaccanti atipici, hanno convinto Spalletti a farli giocare in un sistema che sfrutta un trequartista, anche se «sui generis». Dzeko è quasi una seconda punta da 192 centimetri e 80 chili, Salah è un velocista che poteva andare all’Olimpiade. Una strana coppia che le difese non sanno come prendere.
(Corriere della Sera – L. Valdiserri)
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