Spalletti, il pranzo “casuale” con l’amico Corvino

Basta poco per accendere la speranza dei tifosi viola che da sempre sognano sulla loro panchina Luciano Spalletti. Figuriamoci ora che con Sousa siamo ai titoli di coda con tanto di cori al vetriolo. Basta una foto scattata dal sito Firenzeviola.it ad incendiare un 25 aprile di calciomercato. Pantaleo Corvino, diesse viola, e Luciano Spalletti, allenatore della Roma, immortalati mentre si salutano calorosamente ai ‘13 Gobbi’, noto ristorante nel cuore di Firenze, quartier generale della Fiorentina, da Batistuta ai Della Valle.

Ma l’incontro è stato del tutto casuale: in un sala Corvino a pranzo con Antonio Caliendo, altro nome conosciuto del mondo del pallone, e nell’altra Spalletti con la famiglia. Niente di strano: Luciano ogni volta che è libero da impegni di campo è in centro a Firenze, dove per la cronaca ha una casa stupenda e un locale in piazza Strozzi, il ‘Fashion Foodballer’. Ieri si è concesso una fiorentina e due passi nelle vie del suo cuore. Corvino e Spalletti hanno scherzato su questa scenetta improvvisata, tutto ciò davanti agli occhi increduli degli astanti – qualche fiorentino e tanti turisti anche italiani – si sono fatti un in bocca al lupo reciproco per il finale di stagione e subito dopo si sono seduti nei rispettivi tavoli. Spalletti, con disponibilità, si è concesso a foto e autografi. Mentre Corvino è andato via presto per seguire la partita di serie B Cesena-Benevento: sotto osservazione il difensore esterno Venuti, di proprietà della Fiorentina e che a fine stagione potrebbe rientrare alla base.

Il mondo viola dell’etere e della rete si è scatenato, Spalletti in riva all’Arno va sempre fortissimo. Sono fioccati post sui social e messaggi in radio. Ma la speranza dei tifosi della Fiorentina andrà delusa anche stavolta: al di là del futuro di Spalletti a Roma, ancora incerto, le indiscrezioni di mercato danno sempre più vicino a Firenze l’ex giallorosso Di Francesco. Dovrebbe essere lui il nuovo allenatore dei Della Valle.

(Il Messaggero – M. Tenerani)