Un passo alla volta, continua a ripetere come un mantra Spalletti. Anche perché, se il calendario dopo il trittico Torino-Inter-Napoli sorride ai giallorossi (Palermo, Sassuolo, Empoli, Bologna, Atalanta e Pescara, prima del derby), è l’infermeria a inquietare Lucio che ha deciso di concedere un giorno di riposo alla squadra (domani la ripresa). Paradossalmente Nainggolan e Juan Jesus, rispettivamente sostituiti per un problema al polpaccio destro e un fastidio al flessore della coscia destra, sono i problemi minori a tal punto che non si sottoporanno nemmeno ad esami strumentali. Quelli che invece saranno necessari per Perotti. Anche l’argentino ha riportato un problema analogo al difensore e il timore di uno stop esiste. L’ex genoano, infatti, aveva chiesto il cambio già sul finire del primo tempo, tant’è che Spalletti aveva fatto alzare mezza panchina, tra Totti, Emerson e Gerson, in ottica sostituzione. Poi, durante l’intervallo, curato e massaggiato dallo staff giallorosso ha deciso di giocare anche la ripresa, sostituito soltanto al 90’ da Gerson. Insieme a lui, approfondimenti necessari anche per Bruno Peres, sofferente per un problema all’adduttore destro. In via di risoluzione la lombalgia di Strootman. Al netto degli infortuni, c’è da scommettere che contro il Palermo (e giovedi contro l’Austria Vienna in Europa League), Spalletti avrebbe volentieri convocato uno dei membri della Hall of Fame giallorossa che saranno premiati prima della gara (cerimonia inizierà alle ore 19) di domenica. Per Lucio, c’è soltanto l’imbarazzo della scelta: Cerezo, Candela, Venturi, Tommasi, De Sisti, Santarini, Masetti e Carpi. In forse la presenza di Voeller e Batistuta.
(Il Messaggero – S. Carina)
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