Il primo pensiero di Spalletti è rivolto ad Alessandro Florenzi, per cui Riccardo Del Vescovo (il medico sociale) ha provato a vedere il bicchiere mezzo pieno, affermando che «il ginocchio non si è gonfiato troppo e i test articolari sono stabili, escludiamo tutta un’altra serie di patologie successive al trauma così forte». Resta però l’amarezza per il tecnico: «Il ragazzo non voleva lasciarmi la mano, siamo tutti dispiaciuti e il suo infortunio annulla la gioia della vittoria di oggi». Sulla gara moderata soddisfazione: «Il Sassuolo ha fatto la partita che ci aspettavamo, ci siamo rimessi in moto – non subito – ma abbiamo giocato ugualmente una buona partita. Meglio nel secondo tempo. Molto bene Salah e Nainggolan». La chiosa su Dzeko: «Ti fa venire un po di rabbia in certi momenti, in altri lo applaudi perché fa delle cose abbinando forza, qualità ed estro».
IL MERCATO – Dopo il Sassuolo, l’Empoli. La Roma torna a casa e già si prepara per la nuova trasferta, che porterà domenica pomeriggio a casa Spalletti a metà di un ciclo di impegni molto intenso. Ma incastrata tra le partite si vede in lontananza una finestra, quella del mercato di gennaio, che servirà alla Roma per rinfrescarsi e possibilmente migliorarsi, compatibilmente con le risorse di una società che non ha ancora trovato l’equilibrio finanziario.
USCITE – Sarà il primo banco di prova per il nuovo ds, Ricky Massara, che guida una struttura composita ma dovrà acquisire un ruolo autonomo come erede di Sabatini. Già operativo e presente come vice, da numero uno avrà intanto il compito di sistemare i conti. Perciò non può essere esclusa una cessione in difesa: probabilmente quella di Toni Rudiger, che ha molti estimatori in Inghilterra e a giugno, prima dell’infortunio, stava per passare al Chelsea per 28 milioni. Conte è ancora interessato, tanto che i media inglesi parlano di un’offerta anche superiore per gennaio. Staremo a vedere. In ogni caso la difesa, sperando che Vermaelen si rimetta presto dalla pubalgia, è il reparto più ricco di alternative e quindi più facile da sfrondare.
OBIETTIVO – Negli altri ruoli invece la Roma vuole crescere di qualità. Persino in attacco, perché Mohamed Salah a gennaio lascerà l’Italia per partecipare alla Coppa d’Africa in Gabon e rischia di perdere molte partite. Da qui la suggestione che può diventare realtà: ottenere dal Manchester United il prestito di Memphis Depay, olandese classe ’94, a cui Mourinho finora ha concesso soltanto 12 minuti in Premier League. Compagno di Strootman in nazionale, è destro di piede ma può giocare in tutti i ruoli dell’attacco. Lo United lo ha preso dal Psv Eindhoven nell’estate 2015 per 30 milioni ma ora sembra disposto a lasciarlo partire per qualche mese per dargli modo di giocare con continuità. La Roma studia l’operazione, che potrebbe anche prevedere un diritto di riscatto “alto” a giugno.
RICAMI – Depay è un nome accattivante e per nulla ridondante, dal momento che a gennaio andrà via con ogni probabilità anche Manuel Iturbe. Spalletti ha indicato il mese di dicembre come termine per un bilancio credibile ma i numeri parlano chiaro: sempre titolare in Europa League, non è mai stato scelto tra i primi undici in campionato. Iturbe vorrebbe restare ma in questo contesto rischia di immalinconirsi. Lo stesso ragionamento coinvolge il giovane Gerson: sul suo talento a Trigoria hanno scommesso e investito a scatola chiusa ma di fronte alle difficoltà di adattamento al calcio di Spalletti, Massara dovrebbe convincerlo a trascorrere la seconda parte della stagione in un’altra squadra italiana. Non il Sassuolo, l’avversario di ieri, ma una tra Empoli e Crotone.
(Corriere dello Sport – R. Maida)
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