La Roma compensa il mancato bagno di folla con una valanga di gol. Quattro, per la precisione, le reti che affondano nel secondo tempo l’Udinese, trasformando l’esordio in campionato in una festa da incastrare tra i due impegni europei. Davanti a poco più di trentamila spettatori, arrivano i primi tre punti stagionali, con la firma in calce di Perotti (doppietta), Salah e Dzeko. E sono proprio due rigori realizzati dall’ex genoano, entrato in corsa, a cambiare la marcia a un pomeriggio talmente afoso da essere più adatto a un tuffo in piscina. Non si tuffa, invece, Perotti, freddissimo per due volte dal dischetto. «Io mi sento bene e penso solo a ripagare l’enorme fiducia che mi è stata data quando sono arrivato», è lucido anche fuori dal campo, Diego. «Dopo il pareggio di Porto ci serviva una vittoria, ora dovremo cercare di segnare martedì, nella gara di ritorno, sfruttando gli spazi che ci lasceranno perché dovranno fare gol». Di partita dai due volti parla anche Spalletti. «Eravamo tesi e frettolosi, siamo arrivati all’appuntamento un po’ nervosi, arruffoni e la palla girava lentissima. Nel secondo tempo molto meglio, è venuta fuori un’altra squadra e sembrava anche fossimo più vivi. Abbiamo girato meglio la palla e abbiamo fatto vedere le nostre caratteristiche: i primi due gol ci hanno dato fiducia».

Il tecnico giallorosso ha poi la chiave per far sbloccare del tutto Dzeko (ieri in gol). «Deve evidenziare di più la fisicità che ha, se non si abitua al duello fisico cattivo, poi non è neanche bravo nell’appoggiarla in porta. Oggi ha fatto bene queste cose». Spalletti esce poi allo scoperto per quello che riguarda gli ultimi dieci giorni di mercato. «Non possiamo fare follie – ammette – il nostro presidente qualche sforzo l’ha fatto. In queste partite così ravvicinate è un problema se ci sono infortuni e si evidenzia qualche problema di rosa. Non abbiamo un centrocampo foltissimo, non siamo molti, senza infortuni siamo a posto. Se la Fiorentina cedesse Borja Valero ci farebbe piacere averlo come credo a tutte le altre squadre». Il messaggio è quindi abbastanza chiaro: serve un altro in mezzo al campo. Il direttore generale, Baldissoni, prova a schivare l’argomento, pur lasciando aperto uno spiraglio. «Sfrutteremo le occasioni, se ci saranno, ma la squadra ci piace già così». Tornando all’Udinese, è partito titolare, sulla sinistra, Emerson Palmieri. «Se si fa giocare con tranquillità è un giocatore che ha piede e qualità – la promozione di Spalletti – ma l’emozione dell’Olimpico può far male, ma chi facevo giocare? Se rimettevo Jesus e mi si faceva male? Martedì c’è il Porto. Florenzi e Torosidis hanno dei problemini fisici, devo stare attento a tutto».

(La Repubblica – F. Ferrazza)



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