Luciano Spalletti, allenatore della Roma

Ritira Totti, ma non la maglia. Spalletti vota per tenere la 10 in vita dopo l’addio al calcio del capitano che lui non avrebbe voluto avere sulla coscienza, tanto da arrivare a dire lo scorso febbraio: «Se smette vado via». Potrebbe restare una provocazione, qualora Monchi riuscisse a convincere l’allenatore a restare il prossimo anno, quando Francesco salirà ai piani alti di Trigoria per fare il dirigente. Qualcuno lo vorrebbe addirittura presidente, a partire da Rosella Sensi, fino al tifoso vip Lino Banfi: «Più romanista di lui non c’è nessuno». Non è d’accordo l’onorevole Gasparri: «Non è una buona idea, il presidente dev’essere il proprietario, anche se il nostro è un fantasma». «Pallotta – replica Spalletti alla vigilia di Milan-Roma – pensa di aver già gestito la situazione e Monchi ha riportato solo quello che ha trovato. Totti preferisce fare silenzio e dare tutta l’attenzione al finale di campionato. Se gestissi io la società, non ritirerei la maglia. Ribaltiamo: ricordiamo Francesco con un piccolo 10 su tutte le divise. Se non la vedo più, andrò al cimitero per vedere la maglia di Totti».

(Il Tempo – E. Menghi)



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