Per una volta, Luciano Spalletti sgretola i dubbi. Totti? «Gioca». Gerson? «Gioca». E conferma l’alternanza tra i portieri: «Tocca a quell’altro, Alisson, perché lo merita».
IN SELLA – E’ il suo terzo confronto da allenatore contro Thorsten Fink, dopo una vittoria e una sconfitta ai tempi di Roma-Basilea. Stavolta il pronostico è più sbilanciato: i bookmakers offrono a 1.20 il segno «1» allo Stadio Olimpico, nonostante la scarsa partecipazione dei tifosi romanisti e il plotone di 2.000 austriaci che occuperanno i Distinti Nord: «Bisogna stare attenti all’Austria Vienna, che fin qui ha vinto tutte le partite europee in trasferta». Vero: quattro su quattro, preliminari inclusi. «Hanno giocatori veloci, non possiamo distrarci».
CONTINUITA’ – Spalletti cerca di tenere accesa la lampadina della concentrazione, sapendo che l’autostima è cresciuta dopo la doppietta Inter più Napoli: «La squadra sa quanto sia importante la continuità di risultati. Siamo sulla strada giusta e non voglio fermarmi. Il messaggio che mando ai giocatori è proprio questo: si riparte da Napoli. Guai a chi torna indietro, non si recupera, perché noi andremo dritti d’ora in poi. Non può essere una vittoria a creare appagamento. E sono convinto che faremo un’altra buona prestazione, da quello che ho visto in allenamento».
ALTERNATIVE – Sarà una Roma molto diversa rispetto al campionato, anche a causa di infortuni e squalifiche. Spalletti chiarisce: «Non do contentini a nessuno. La squadra che metto in campo mi serve a vincere la partita». E così Gerson, alla ricerca di un’identità tecnico-tattica, dovrebbe giocare davanti alla difesa per la sua seconda volta da titolare: «Tenete presente che stiamo parlando di un ragazzo di 19 anni. A quell’età ci può stare di cambiare posizione in campo. Ma bisogna vederlo e lasciarlo esprimere. Come ho detto altre volte, per me troppo vicino all’area avversaria perde libertà di azione essendo veloce di pensiero ma non tanto di gambe. Se parte da lontano ha più facilità nel mostrare la sua qualità. Su quanto possa dare alla Roma oggi, beh, me lo dirà lui con il rendimento sul campo. E aspetto il centesimo gol di Totti nella mia gestione nel giorno della centesima partita europea». Con De Rossi squalificato e Strootman infortunato, Nainggolan è obbligato a giocare dall’inizio nonostante le condizioni fisiche non ottimali: «Radja sta meglio ed è in grado di dare un contributo ai compagni. Come contro il Napoli. E’ chiaro che da lui ci si aspetta sempre partite da Superman, che arrivi dappertutto, e in questo momento diventa difficile. Ma in generale può giocare. L’unica situazione da valutare riguarda Manolas che ha qualche fastidio. Ma conoscendolo, non sarà niente di grave». Spalletti allude al fatto che Manolas tende a spaventarsi di fronte agli acciacchi, anche quando sono di lieve entità.
IL CASO – Confermata anche la preoccupazione su Vermaelen, che ormai non gioca con la Roma da 50 giorni: «Bisogna provarlo in una situazione vera per valutare a che punto è la pubalgia». Provarlo sì, ma non certo a breve: «A seconda di come reagirà alle sollecitazioni, capiremo se Thomas può gestire la pubalgia o se invece dovrà fermarsi di nuovo». A quel punto il giocatore potrebbe scegliere di operarsi, come ha fatto Verratti nella scorsa primavera.
(Corriere dello Sport – R. Maida)
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