Montarsi la testa non fa parte del suo repertorio. Semmai, qualche frecciatina può esserci per la critica, ma il suo mantra resta sempre lo stesso: il lavoro. Nessuna sorpresa, perciò, che Luciano Spalletti non sia pirotecnico, però a chi gli chiede se la Roma finalmente «ci sia» replica severo: «I dubbi sono vostri, a Trigoria non va mai bene niente. Certo, si deve sempre lavorare meglio, però è stata una buona partita e abbiamo ottenuto una buona vittoria contro un grandissimo Napoli. La tattica? La difesa era a 4 in fase difensiva, ma giravamo palla a 3 per avere i quinti sulle fasce. Insomma, si può dire a tre e mezzo. In ogni caso, credo sia stata la migliore Roma della mia seconda avventura in giallorosso, vuoi per quello che abbiamo fatto con la qualità e vuoi per la forza del rivale in questo stadio. Abbiamo portato a casa tre punti importanti».

ANTI-JUVE – Nel costruire l’identikit dell’anti-Juve, comunque, Spalletti prende tempo. «Troppo presto per dire se lo siamo; e questo vale anche per il Napoli. Il mio amico Sarri non ci sta a fare la comparsa. Certo, noi abbiamo una buona squadra e una buona rosa, perché sono scesi in campo giocatori che ho utilizzato poco, ma se riesci a vincere in questa maniera dimostri di avere qualità importanti. Finora alcune volte siamo stati al di sotto del nostro massimo ed è li che si è creata questa differenza con la Juve; vediamo se loro continueranno a tenere il passo. Ora avremo una settimana più facile. Se invece di metterci però più impegno ci rilassiamo, avremo delle difficoltà. Certo, con prestazioni così prevedo un grande futuro per noi. Stavolta abbiamo vinto le per qualità di gioco e sacrificio. È stata una Roma più forte, completa contro un avversario fortissimo e un pubblico eccezionale. È stata la partita che mi aspettavo. Totti? Da ultimo c’era a soffrire, occorreva non prendere il secondo gol. Di lui c’è sempre bisogno per le qualità che ha. In una partita in cui si fanno tanti ribaltoni e c’è tanta corsa, però, non gli si crea un vantaggio, ma la prossima volta sto più attento». Attento però lo è ai complimenti di De Laurentiis. «Rendere merito all’avversario fa capire la qualità della persona. Ha fatto una grande cosa, in linea con la persona che è. D’altronde questa è stata una gran Roma, che ha fatto vedere tutte le componenti che ci vogliono per essere una squadra di rango». La Juve è avvisata.

(Gazzetta dello Sport – M. Cecchini)



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