Si è sbracciato, ha urlato, ha smosso. Alla fine la Roma torna a casa con un’altra vittoria, la settima in altrettante amichevoli, e si avvia all’ultimo test, oggi contro l’Unicusano Fondi, con le pile cariche per affrontare la stagione. Certo, Luciano Spalletti sa perfettamente che non basterà la performance di Latina per meritare un posto nel tabellone principale di Champions League. Però nell’estate dei buoni propositi, a pochi giorni dal Porto, preferisce non rimproverare in pubblico la squadra: «Qualcosa di buono è stato fatto – spiega -, per noi non è stato facile perché il Latina era molto organizzato e spesso ci andavamo a incastrare nel loro 3-5-2».
LA SVOLTA – Per questo è passato alla difesa a tre nel secondo tempo. Un esperimento interessante, non definitivo ma indicativo: «Loro ci prendevano in mezzo. Quando ci siamo messi a specchio è andata meglio, siamo riusciti a rendere più complicata la circolazione palla degli avversari. Di sicuro dobbiamo essere più incisivi ma questo era solo un allenamento. Un buon allenamento». La serata pontina non gli ha fatto perdere ottimismo: «Servono passi avanti su tutto. Ma quando potrò mettere in campo la formazione completa, e mi riferisco ai ruoli e alle posizioni giuste, non avremo problemi. Saremo pronti per l’andata di Oporto».
I NUOVI – Spalletti è soddisfatto dell’approccio degli ultimi arrivati, Fazio e Vermaelen, e dei progressi di Juan Jesus: «Tutti e tre sono andati bene. Sia con la difesa a quattro che con quella a tre. Hanno fatto vedere di avere qualità e di sapere bene il loro mestiere, ci serviva gente così».
FELICITA’ – Proprio Juan Jesus non nasconde la propria gioia a fine partita: «Credo di aver fatto bene, di aver aiutato bene la squadra. Devo ancora lavorare per migliorare un pochino e stare al 100 per cento. Più in generale nel possesso palla la Roma deve migliorare, perché la partita contro il Porto sarà difficilissima. Però mi pare che nel complesso siamo andati bene, siamo stati bravi a sfruttare gli spazi. E poi era importante acquisire minuti delle gambe in vista dell’inizio della stagione».
CARICA – Trasmette fiducia anche Alessandro Florenzi. Che sfoggia un cappellino da baseball dei Cardinals, souvenir di Saint Louis. «Stiamo cercando tutti di dare il massimo per essere pronti la prossima settimana – chiarisce – ci sono cose nelle quali bisogna migliorare ma non le dirò, altrimenti al Porto le sentono… Siamo carichi, dai, vogliamo fare bene». Sulla difesa a tre, Florenzi spiega: «Il nostro obiettivo è mettere in difficoltà gli avversari che troviamo. Se poi abbiamo giocatori che sanno occupare più ruoli credo sia un vantaggio. Non è un problema il sistema di gioco, comunque». Chiusura sui nuovi: «Ci daranno una mano. Hanno avuto un buon impatto, si sono messi subito a disposizione. Adesso starà a noi metterli a loro agio».
NERAZZURRI – Sull’altro fronte è raggiante Vincenzo Vivarini, tecnico del Latina, che ha onorato la partita con orgoglio: «E’ stata una grande soddisfazione per noi affrontare la Roma. Lo considero un giorno di festa. E sono felice perché il nostro pubblico ha risposto alla grande. In campo poi ho visto i giovani del Latina giocare con qualità e personalità, nonostante il divario troppo ampio tra le squadre, e questo è un segnale importante per il futuro. La nostra dimensione rimane la Serie B». Applausi per i suoi, ma anche per Spalletti: «Sono convinto che farà un ottimo campionato. Merita i complimenti perché cerca sempre di vincere le partite attraverso il gioco. La squadra è piena di giocatori forti e otterrà risultati importanti».
(Corriere dello Sport – R. Maida)
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