Mantenere la giusta concentrazione tra campionato — che inizia oggi con la sfida all’Udinese alle 18, prima partita della serie A — e l’importantissimo ritorno del preliminare di Champions League, martedì prossimo, sempre all’Olimpico, gara resa solo un po’ più semplice dall’1-1 dell’andata.

Spetta a Luciano Spalletti, che questa volta ha potuto preparare la squadra fin dal primo giorno e non l’ha dovuta prendere in corsa come fece a gennaio, studiare mosse e contromosse per portare avanti i due obiettivi. Il presidente Pallotta, dagli Stati Uniti, ha stilato un programma ambizioso: «Il nostro obiettivo è lo scudetto». Nello stesso tempo arrivare ai gironi della Champions League (balla una trentina di milioni tra l’Europa che conta e l’Europa League) è fondamentale per il bilancio, le prospettive immediate di mercato (Spalletti vorrebbe Borja Valero), il prestigio e le prospettive future. «Dovrebbe essere l’ultimo anno con un impatto del Financial Fair Play — ha detto il presidente — e per lo stadio dovrebbero servire 24-28 mesi».

Spalletti, però, è stato molto chiaro su un punto. Non vuole sentire parlare di soldi eventualmente persi, in caso di eliminazione, perché quando ha preso la Roma i giallorossi erano lontani dal terzo posto: «Non avremmo la responsabilità di mancati introiti. Semmai questo gruppo di giocatori ha il merito di avere dato al club questa possibilità. Sono stati bravi ad aver creato questa situazione in cui si può guadagnare ulteriormente e non certo perdere».

Una difesa a spada tratta del gruppo che si spinge anche sul lato tecnico: «Questo è uno dei gruppi più forti che abbia mai allenato. L’ho detto anche ai ragazzi. È andato via Pjanic? Abbiamo Strootman al suo posto e Kevin è più forte. Anche Paredes è più forte di Pjanic. I giocatori che abbiamo sono più forti di quelli che sono andati via. Gerson? Ha qualità, deve solo calarsi nel nostro calcio». Chi va via, soprattutto da Roma, non è mai perdonato. Quanto al valore effettivo dei giocatori — un po’ come per le pagelle — ognuno ha la sua opinione. L’importante è essere sempre in buona fede. Fuori Florenzi (polpaccio) debutterà Bruno Peres. Possibili anche Paredes per De Rossi e El Shaarawy per Dzeko.

(Corriere della Sera – L. Valdiserri)



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