Quattro gol, altro giro altra corsa, nuova metamorfosi di una Roma che cambia pelle. Riecco la macchina da gol. Si era detto: la Roma è un’altra, ora gioca peggio e produce meno. Solo una volta, da dicembre in avanti, aveva segnato più di due reti, contro il Chievo. Con la Samp è stato un ritorno all’antica: prima doppietta italiana di Nainggolan, Dzeko dimentica Udine e ora è il giocatore più prolifico in Italia, 19 gol stagionali e via così. E, in assoluto, la macchina del gol s’è rimessa in moto con un numero, il 62, che vale il merito di formazione più prolifica nelle tre competizioni.

«Abbiamo dato seguito al nostro periodo di forma, stiamo bene ma non c’è mica da esaltarsi troppo, perché per mettere sotto la Samp abbiamo dovuto aspettare la fine del primo tempo — ha detto l’allenatore —, se entra l’occasione del palo la partita si complica. Stiamo bene, c’è entusiasmo e con l’entusiasmo si fa tutto meglio. L’aria che si respira è buona, certo, ma guai ad incepparci».

«Abbiamo tanta qualità, riusciamo a fare cose buone anche perché l’entusiasmo che ci trasferisce la città noi lo sentiamo — ancora Spalletti —. Poi qualche numero ci riesce, è vero: Nainggolan è di una pasta diversa, è un cavallo di razza e se lo chiudi nel recinto ha più difficoltà. Dzeko è sciolto nei movimenti nonostante la sua struttura, bello da vedere. Del mio contratto se ne parla a fine stagione, le partite le vincono i giocatori».

(Gazzetta dello Sport)



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