Luciano Spalletti, allenatore della Roma

La vittoria di Pescara – sommata al pareggio del Napoli contro il Sassuolo – ha blindato il secondo posto: la Roma ha quattro punti di vantaggio e lo scontro diretto favorevole, che conta quasi come un altro punto. Le prossime tre partite (derby, Milan a San Siro, Juventus all’Olimpico) possono dire molto sul futuro della squadra e di Spalletti. L’aritmetica dice che alla Roma servono 11 punti per essere sicura del secondo posto.

Spalletti, negli ultimi giorni, ha fatto una brusca inversione. Prima diceva che serviva un trofeo per restare, adesso che il secondo posto sarebbe un risultato eccezionale. Il punto debole della stagione è stato il rendimento deficitario nelle gare più importanti: per darsi una dimensione da big non basta battere Palermo o Pescara. Serve qualcosa di più, anche sotto il profilo dell’immagine. Sia che Spalletti decida di restare sia che voglia mettersi in mostra per un’altra avventura, ad esempio all’Inter.

Chi ci sarà di sicuro è Monchi. Il nuovo d.s. ha parlato ieri a Roma Tv: «L’obiettivo è consolidare la Roma non soltanto ai vertici del calcio italiano, dove già si trova, ma anche nella élite del calcio europeo. Ho molta voglia di ricambiare l’affetto e l’interesse che presidente, club e dirigenti hanno mostrato nei miei confronti».

(Corriere della Sera)



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