AS ROMA NEWS STADIO PIETRALATA – L’Olimpico porta bene i suoi anni, il 17 maggio ne compirà 70, ma l’effetto Mou che ha scatenato la collezione di sold out giallorossi viaggia anche sulla strada che porta a Pietralata, a quel “vuoto” urbano che potrebbe diventare la nuova casa della Roma, di tutta la Roma, scrive La Gazzetta dello Sport.
Ma non solo. Perché il tentativo è quello di mettere a disposizione della città uno spazio fruibile da tutti, in primo luogo da chi ci abita. I 528 milioni di investimento sono dunque la scommessa più grande che i Friedkin vogliono compiere: il progetto è partito forte, e anche se nelle ultime settimane c’è stato un rallentamento, il fantasma di Tor di Valle e delle sue mille frenate fino alla resa definitiva, è ancora a distanza di sicurezza. Né lo spostamento dei tempi di approvazione della delibera da parte dell’assemblea capitolina può essere un atto che fa volgere al peggio il barometro del percorso del nuovo stadio.
In molti, sindaco Roberto Gualtieri in primis, sono convinti che il passaggio della “pubblica utilità” possa arrivare fra fine aprile e inizio maggio. Anche Ferdinando Bonessio, il presidente della commissione sport, che aveva detto che «non sarebbe stato un dramma se per il 2027, anno del centenario, invece di disputare la partita inaugurale del nuovo stadio, si fosse ufficialmente proceduto alla posa della prima pietra», chiarisce lo spirito di quella battuta.
«Volevo dire che la scadenza del centenario non può ignorare l’esistenza di alcuni problemi. L’importante è fare chiarezza: intanto sul fatto che si tratta di un terreno edificabile e che non è previsto un aumento delle cubature rispetto a quanto indicato dal Piano Regolatore. Trattandosi, però, di un tessuto urbano densamente abitato, è naturale che si debbano studiare ed approfondire tutta una serie di tematiche, per esempio sulla possibilità che lo stadio possa essere raggiunto con i mezzi pubblici. Rafforzando quindi sia il treno regionale che arriva alla Stazione Tiburtina, sia le corse della metropolitana».
Che sono per ora, al ritmo di una ogni sei minuti, in grado di trasportare 10mila utenti in un’ora, numero da ampliare. Un’ipotesi potrebbe essere quella di immaginare dei parcheggi di scambio distanti (ma non eccessivamente) dalla zona dello stadio per evitare che la tentazione dell’auto possa averla vinta.
L’altra criticità è quella legata al rischio congestione intorno all’ospedale Sandro Pertini, ma anche in quel caso c’è un ventaglio di soluzioni che potrebbe consentire di superare l’ostacolo. Tutte questioni che dovranno trovare una composizione. Dopo la delibera capitolina ci dovrà essere la conferenza «decisoria» convocata dalla Regione.
Nel frattempo, l’Olimpico è sempre pieno. Ma soprattutto, la stagione giallorossa sta consolidando sempre di più quel senso di appartenenza e di identità che dovrà essere alla base del nuovo stadio. Non solo della prima squadra. I 40mila della sfida Champions al femminile di Roma-Barcellona dimostrano un potenziale enorme. Anche questo fondamentale per lo stadio che verrà.
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