(La Repubblica – L. D’Albergo) Da ieri sullo stadio della Roma c’è il sì, con prescrizioni, del Campidoglio 5S. Gli altri pareri sul progetto di Tor di Valle (compreso quello del ministero dei Trasporti che in estate aveva bocciato il progetto bis senza ponte di Traiano ma che rivedrà la propria posizione) sono arrivati allo scadere della mezzanotte in Regione. Oggi saranno passati al vaglio in vista della conferenza dei servizi di domani che i proponenti, dal club giallorosso al costruttore Luca Parnasi, considerano decisiva. La Pisana vestirà i panni del notaio. Metterà a confronto le decine di piccole prescrizioni confliggenti, dovrà dirimere le posizioni contrarie delle diverse istituzioni convocate al tavolo sul masterplan bis della nuova casa dei giallorossi.
La conferenza, dunque, procederà cavillo per cavillo. Deciderà anche sui dubbi residui del Comune. In materia ambientale, per la copertura dei depuratori, provvederà Acea. Per quanto riguarda la mobilità, invece, Palazzo Senatorio vuole assicurarsi che la viabilità attorno al futuro stadio non sia incompatibile con le rampe di accesso al Grande raccordo anulare. «Direi proprio che questa volta ci siamo» , annunciano con una certa soddisfazione dal Campidoglio 5S. A proposito di trasporti pubblici e sostenibilità dell’operazione. Il rebus del ponte di Traiano, quello che nel progetto dell’era Marino collegava l’area dell’impianto e del business park alla Roma-Fiumicino, non è ancora del tutto risolto.
Prima di rilasciare il proprio parere definitivo, non è escluso che la Regione torni a infilare in una postilla un’infrastruttura che continua a considerare di primaria importanza per evitare la paralisi del quadrante di Tor di Valle nei giorni dei match casalinghi della Roma o dei grandi eventi. In ogni caso i proponenti, As Roma e Parnasi, continuano a inviare messaggi chiari. Dopo che la giunta Raggi ha spinto per il taglio delle cubature e l’eliminazione addio alle tre torri di Libeskind, i privati non sono disposti a fare regali sulle opere pubbliche. Men che mai sugli oltre 90 milioni del ponte di Traiano. Lo stesso Mit è stato convinto dai giallorossi e dal costruttore con un nuovi studi e proiezioni sul traffico. Quindi, se una qualsiasi delle istituzioni sedute all’ultima conferenza dei servizi – sarà una riunione fiume, si andrà avanti a oltranza – insisterà sul ponte di Traiano, dovrà trovare anche un modo per finanziarlo. Spostando i fondi che il Cipe ha già stanziato per il ponte dei Congressi, altro attraversamento a poco più di un chilometro dal nuovo stadio? Un’ipotesi che resta sullo sfondo. Domani parte l’ultimo tira e molla. Il ministero di Delrio convinto dai nuovi studi sul traffico. La Pisana può ancora reinserire l’attraversamento con una postilla nell’accordo
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