In silenzio e lontano dai riflettori proseguono gli incontri fra la Roma e il Campidoglio. L’assessore Berdini, che incassa l’ovvio plauso del delegato WWF per l’Italia, Andrea Filpa, per la sua «chiarezza» nella vicenda, resta fuori dagli incontri riservati. Nel tardo pomeriggio di venerdì, infatti, il vicesindaco Daniele Frongia ha ricevuto nella sua stanza il direttore generale della Roma, Mauro Baldissoni. L’obiettivo, al di là delle intemperanze verbali di Berdini molto scenografiche ma, per ora, poco concrete, è quello di trovare un punto di incontro che consenta al Campidoglio e ai proponenti di raggiungere un accordo soddisfacente per entrambe le parti.
Consapevole, la Roma, che – come lo stesso Berdini ha ammesso chiaramente durante l’audizione in Regione – l’iter e andato troppo avanti per cambi radicali. L’idea è vedere quali proposte del Comune possono essere accolte senza stravolgere il progetto, riscrivere o violare la delibera di pubblico interesse. Anche perché, proprio a ricordare quanto non si possa stravolgere la delibera, è intervenuto il presidente del Coni, Giovanni Malagò: «C’è una tesi che va ricordata e ufficializzata: o quel progetto si fa cosi o si deve ricominciare tutto daccapo. Ho il massimo rispetto per chi ha dei ruoli istituzionali e non entro nel merito sulle proposte alternative. Non so se sono meglio o peggio, dico solo che se si cambia qualcosa il progetto si riparte da capo con tutte le implicazioni conseguenti. Io tifo per ogni società che costruisca impianti di proprietà, devo essere un facilitatore facendo moral suasion: quando chiedo chiarezza, voglio solo capire da che parte va la barca». Visto l’esito della corsa olimpica, non proprio il «facilitatore» migliore che la Roma potesse sperare per tenere i rapporti con i 5Stelle!
Il prossimo appuntamento quello di giovedì 24, giorno della terza seduta della Conferenza di Servizi che sarà dedicata alle tematiche paesaggistiche e archeologiche e che prenderà in considerazione il dossier scritto dalla Soprintendenza sul quale, da fonti giallorosse, filtra tranquillità. Molte delle indicazioni, pur se reiterate dal 2014 a oggi, sono frutto di sensibilità personali più che di vincoli in realtà assenti. Qualcun’altra, quella archeologica, può creare problemi se la Soprintendenza dovesse ordinare una sistematica campagna di scavi: i tempi si allungherebbero anche se con scarsa probabilità di trovare qualcosa là sotto.
(Il Tempo – F. Magliaro)
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