Stadio della Roma

Cade il vincolo del Mibact su Tor di Valle, continua la tensione sulla consigliera grillina Gemma Guerrini, che rischia di finire sospesa come la collega Cristina Grancio. Dopo il sì dell’Aula Giulio Cesare alla delibera sulla pubblica utilità l’attenzione si sposta formalmente sulla Regione, a cui spetta di far partire la Conferenza dei servizi. Prima che ciò avvenga, però, i proponenti devono presentare il progetto definitivo «dell’ecomostro dimezzato», come lo chiama la base grillina che tenga conto dei rilievi effettuati sul precedente dossier.

LA MAGGIORANZA – La tensione tra i pentastellati continua. La consigliera Guerrini, rea di non essersi presentata in Aula nonostante fosse in Comune per altre riunioni, è sempre più isolata. Ieri ha convocato la presidenza della commissione elette ma si è presentata solo l’opposizione. «Per noi deve essere sospesa – commentano diversi consiglieri – perché la sua posizione è ben più grave di quella della Grancio che almeno è stata sempre lineare». La segnalazione è arrivata al collegio dei probiviri, la sindaca Virginia Raggi era per recuperare Guerrini per non creare l’ennesimo caso sulla gestione del dissenso nel M5S. Intanto, è stata archiviata la proposta di vincolo per l’Ippodromo. Una frase ad effetto, diventata ieri un tam tam tra gli addetti ai lavori dalle ore 16,19, dopo una lunga (“e non pacata”, a quanto si apprende) riunione dei signori della Commissione regionale per il patrimonio culturale del Lazio del Mibact che hanno deciso le sorti del complesso architettonico progettato nel 1959 da Julio Lafuente, accogliendo le “obiezioni” al provvedimento elaborate dal Soprintendente unico di Roma Francesco Prosperetti. A guidare la bocciatura del vincolo, istruito già il 15 febbraio scorso dalla ex soprintendente ai beni monumentali Margherita Eichberg, è stato il segretario regionale Leonardo Nardella che a metà pomeriggio ha annunciato che la decisione. Non ci sarà alcuna conservazione per un’opera considerata a gennaio scorso da tutti i comitati tecnici del Ministero (un collegio di dodici super esperti di patrimonio in parte nominati direttamente dal ministro) “un unicum”. Insomma, il tritolo per fal saltare in aria il monumento sembra già pronto.

(Il Messaggero)



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