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Rassegna stampa

Stadio: pressioni sui Friedkin, ma Tor di Valle resta la preferita

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NOTIZIE STADIO DELLA ROMA FRIEDKIN – È una storia ingarbugliata, in cui spesso il male minore fa rima con la convenienza. Chi ha avuto modo di parlare con Dan e Ryan Friedkin, nuovi proprietari della Roma, ha capito che il progetto per il nuovo stadio ereditato da James Pallotta non li entusiasma più di tanto, riferisce la Gazzetta dello Sport.

In ogni caso, al momento dell’acquisto, una tranche di oltre 16 milioni è stata destinata per «i finanziamento-soci in favore dello stadio», e buttar soldi non piace a nessuno. Quello che forse non si aspettavano, però, è il corteggiamento assiduo che stanno ricevendo per convincerli a spostare l’impianto in una nuova area.

A muoversi, ai più alti livelli dell’imprenditoria romana, sono stati in tanti. E così almeno tre zone sono state proposte ai magnati texani: quella entro il perimetro del Comune di Fiumicino (considerata il Piano B anche dalla gestione Pallotta) che favorirebbe in tutti i modi il disbrigo delle pratiche burocratiche; quella di Tor Vergata, che servirebbe anche un’area in cui si trova un ospedale e una università; e addirittura i terreni dello stadio Flaminio, anche se è noto come l’impianto sia sottoposto a vincolo architettonico.

Nel corso dell’incontro riservato avuto con la sindaca Raggi presso l’ambasciata Usa, ci si è limitati solo ai convenevoli, ma i proprietari sono già stati edotti sia della volontà della sindaca di dare il via libera al nuovo stadio, sia della sua debolezza politica, che rende non agevole (ma non impossibile) approvare il progetto entro la fine dell’anno.

Poiché i Friedkin sanno che il traguardo è vicino, sono disponibili ad attendere eventualmente anche una nuova amministrazione perché sette mesi di ritardo non sarebbero nulla in confronto al riportare le lancette indietro di sette anni, cosa che avverrebbe se partisse un nuovo progetto. Le perdite per un ritardo del genere, infatti, potrebbero arrivare a sfiorare i 150 milioni.

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Tra l’altro, la prossima settimana Radovan Vitek dovrebbe finalmente concludere l’acquisto delle tre società di Parnasi che corteggia da tempo. Fra queste, c’è anche Eurnova, che detiene appunto i terreni di Tor di Valle, dove l’amministrazione vuole far sorgere il nuovo stadio. I contatti diretti e indiretti fra i Friedkin e il magnate ceco sono ormai innumerevoli. E agli osservatori non è sfuggito il fatto che Vitek abbia appena concluso un accordo strategico con la società di sviluppo immobiliare Nova Re Siiq. Morale: pur storcendo un po’ il naso, la Roma va avanti con Tor di Valle. Ma occhio ai colpi di scena.

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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