(Il Tempo – F. Magliaro) La Direzione generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane del Ministero dei Beni culturali, guidata dall’architetto Federica Galloni, ha dichiarato improcedibile la proposta di tutela dell’ippodromo di Tor di Valle, presentata dalla stessa Galloni su istanza di Clara Lafuente, figlia di uno dei progettisti, l’architetto Julio Lafuente.
Cade in questo modo uno degli ultimi inciampi alla conclusione dell’iter di approvazione sul progetto della Roma di costruire il proprio Stadio a Tor di Valle, attualmente in discussione nella Conferenza dei Servizi che si riunirà, presumibilmente per l’ultima volta, nella due giorni di lunedì 4 e martedì 5 dicembre per il via libera finale al progetto.
Rimane ancora aperta la questione del ricorso “per via gerarchica” alla Direzione Generale del Ministero dei Beni culturali presentato da Italia Nostra contro la decisione della Soprintendenza di “archiviare” il “vincolo Eichberg”, quello architettonico, sempre sulle tribune di Lafuente e sulla pista dei cavalli, archiviazione decisa il 15 giugno scorso. I termini per decidere sul ricorso di Italia Nostra sono ufficialmente scaduti addirittura da quasi due mesi e mezzo, il 17 settembre scorso, ma da allora questo ricorso è scomparso in un limbo grigio. L’unica notizia trapelata è che l’Ufficio legislativo dello stesso Ministero avrebbe confermato la correttezza procedimentale dell’archiviazione decisa dalla Soprintendenza. Ma, nonostante il trascorrere delle settimane, ancora manca un annuncio ufficiale sull’esito finale del ricorso di Italia Nostra.
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