L’assessore all’Urbanistica Paolo Berdini ieri ha ha ribadito la sua contrarietà al progetto Tor di Valle, facendo intendere che tale posizione, dopo il mini rimpasto di Giunta, sarebbe più forte. Una chiacchiera che, come le precedenti, non ha avuto effetti pratici, dato che anche l’incontro di avvenuto ieri tra i rappresentanti della Roma e delle istituzioni capitoline, fissato prima di Natale, si è svolto senza che il Comune producesse alcun atto formale e con i soggetti proponenti che, ancora una volta, hanno illustrato contenuti e riferimenti normativi del progetto.
A questo giro dall’altra parte del tavolo c’era la sindaca Raggi (e il neo vice Luca Bergamo). E né lei né i suoi colleghi (il presidente dell’assemblea capitolina Marcello De Vito e il capogruppo M5S Paolo Ferrara) hanno replicato alcunché al passaggio in cui il d.g. romanista Mauro Baldissoni ha ricordato: «Siamo disponibili a ridurre cubature e infrastrutture del progetto, purché il progetto resti sostenibile e l’iter procedurale non venga intaccato».
La Conferenza di servizi, che riprenderà il 12 gennaio, va conclusa entro il 6 marzo e per quella data il Comune dovrebbe aver già votato la variante al piano regolatore. Altrimenti, la legge consente ai soggetti proponenti di invocare la nomina di un commissario governativo. Un’extrema ratio a cui nessuno oggi vuole arrivare.
(Gazzetta dello Sport)
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