Alle 17 in Campidoglio è in programma l’ennesimo round sul progetto di Tor di Valle tra la Giunta Raggi e proponenti. Ieri dalla Roma arriva un nuovo attacco, pesante, una sorta di ultimatum dettato direttamente dagli Usa dal numero uno del club giallorosso James Pallotta: «Non avrebbe senso dire di no. Così scherzano col fuoco. L’amministrazione deve pensare alle generazioni future che stanno andando via perché non hanno opportunità e lavoro. Parlo di migliaia di giovani brillanti che incontro. Basta con le stupidaggini. Le mie dichiarazioni sono per Roma e l’Italia. Una volta che sarà tutto chiarito farò dei programmi». Cosa significhi bene quest’ultima frase lo esplicita meglio Luciano Spalletti: «Senza stadio c’è da aspettarsi che Pallotta vada via».

Oggi pomeriggio Giunta e proponenti proveranno a iniziare una nuova trattativa. C’è ancora una piccola speranza. Ma solo se sul tavolo della sindaca in queste ore non sarà arrivato materiale interessante, né dall’Avvocatura né dal Dipartimento di Urbanistica, per provare ad annullare come illegittima la delibera di pubblica utilità votata nel 2014, che resta il primo obiettivo. Viceversa, senza un buon motivo che la metta al riparo da cause miliardarie, la sindaca oggi dovrà verificare ancora una volta con i proponenti se un’intesa è possibile, magari chiedendo un altro mese di proroga alla Conferenza dei Servizi.

(Gazzetta dello Sport)



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