Arrivano i pompieri. Il giorno dopo l’incidente diplomatico con il Comune, tocca al vicepresidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio intervenire sulla questione «stadio della Roma», stavolta evitando tackle, e anzi spargendo saggezza. «Le polemiche non servono a nessuno», avvisa Smeriglio dopo aver incontrato in Campidoglio il vicesindaco (con delega allo Sport) Daniele Frongia.
PERCORSO COMUNE – Certamente, non fanno gioco al dossier, che dopo un laborioso lavoro dei tecnici all’inserimento delle integrazioni richieste dal Comune (durato dieci mesi) e una diligente attesa delle valutazioni degli uffici del Campidoglio (92 giorni), non ha nessuna voglia di finire in mezzo ad un rimpiattino politico. Ora, il progetto di Parnasi e Pallotta attende con o senza parere di conformità di entrare al più presto nell’annunciatissima Conferenza di servizi regionale. Al riguardo, assicura Smeriglio, «stiamo lavorando congiuntamente con il Comune. Immagino che nelle prossime ore chiederemo ai due assessori all’Urbanistica di vedersi e stabilire insieme un percorso che possa affrontare il tema dello stadio in base alla delibera di pubblica utilità votata dal Consiglio comunale e alla verifica delle prescrizioni presenti nella stessa delibera».
MA CHI CEDE? – Dunque, la temperatura si è abbassata, i rapporti sono tornati diciamo istituzionali, ma non è ancora chiaro chi, tra Comune e Regione, farà un passo indietro e si prenderà la responsabilità di sbloccare il dossier Tor di Valle, cioè se la Conferenza di servizi potrà aprirsi senza il parere di conformità, come intendono dal Campidoglio e come chiedono i soggetti proponenti, o se senza quella firma (e le lacune che secondo la Regione il dossier ancora presenta) tutto è fermo, come hanno sostenuto da via della Pisana.
E QUANDO? – E vanno chiariti anche i tempi. Quando si troverà la quadra? Quando si aprirà la Conferenza? Poi, l’impressione è che in quella sede si giocherà ancora un’altra partita…
(Gazzetta dello Sport – A. Catapano)
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