Sessanta minuti o poco più, tanto è durato il primo incontro tra il Campidoglio e l’AS Roma sul progetto dello stadio di Tor di Valle. Una partita lenta, giocata su piccoli passaggi più di scacchi che di pallone. Tutto gira intorno a quel contestato milione di metri cubi, a tanto ammonta infatti la realizzazione dell’intero impianto. Una cubatura su cui il Campidoglio rischia di bloccarsi e spaccarsi, tra favorevoli e contrari. Tra tutti c’è la posizione, ferma fin dall’inizio, dell’assessore all’urbanistica Paolo Berdini che ieri mattina, prima dell’incontro del Comune con la Roma, in Commissione di inchiesta sulla sicurezza e il degrado delle città e delle loro periferie ha dichiarato: «Si vuol fare insieme allo stadio qualcosa come 600mila metri cubi regalati. Io sono a favore dello stadio della Roma, l’ho detto dieci volte, ma sono contro questo gioco della roulette».
E ancora, ribadendo la sua posizione sulla cubatura, ha aggiunto: «Se stiamo dentro le regole del piano regolatore, lo stadio si può e si deve fare. Sempre che la società receda da appetiti che credo che siano un po’ troppo elevati per quell’area e per questa povera città». Poi, nel pomeriggio, è iniziata la riunione con l’AS Roma nella sede dell’assessorato all’Urbanistica, a cui hanno preso parte, oltre a Berdini, il vicesindaco di Roma Luca Bergamo, che ha fatto le veci della sindaca Raggi assente, il presidente del consiglio comunale Marcello De Vito e il capogruppo M5S Paolo Ferrara, il dg della società giallorossa Mauro Baldissoni e l’imprenditore Luca Parnasi. Dopo il vertice, il primo a parlare è stato il vice sindaco Luca Bergamo: «Siamo ottimisti. È stata una riunione molto costruttiva, siamo soddisfatti. Ci sono dei tavoli tecnici al lavoro da dopodomani (domani ndr), ci rivedremo la prossima settimana per fare il punto».
Al via quindi una serie di incontri per arrivare a un accordo quanto prima, il tempo infatti stringe. «È stato avviato un tavolo per trovare la soluzione migliore – ha detto De Vito – un mese per chiudere è un tempo ragionevole». Entro il 3 marzo, infatti, dovrà essere trovata la quadra altrimenti scadono tutti i tempi previsti. Dopo la vitoria contro la Fiorentina Totti risponde alla Raggi su Facebook: «Ringrazio per l’invito, sarò felice di incontrarla, magari proprio per brindare al definitivo via libera per lo stadio che, ne sono certo, arriverà al più presto. Personalmente, spero solo che lo stadio si faccia al più presto».
(Leggo – L. Loiacono)
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