James Pallotta

(Gazzetta dello Sport – C. Zucchelli) La battuta, un po’ velenosa, circolava sui social: «Pallotta viene per tre partite, e non per lo stadio, e si scatena il nubifragio a Genova». Un’altra, sempre velenosa, diceva: «L’altra volta (a luglio, ndr) era venuto per gli U2, stavolta invece per Bocelli». In attesa di capire se il rinvio della partita sia stato giustificato o meno, il presidente, arrivato ieri mattina a Ciampino con un clima che sapeva ancora un po’ d’estate, tutto si aspettava tranne che dover annullare la partenza per la Liguria, soprattutto perché ha deciso, come detto qualche tempo fa, di stare più vicino alla squadra. L’aereo privato era pronto, il passeggero d’eccezione anche – Dzeko, che stamattina diventerà di nuovo papà –, gli altri dirigenti al seguito, eccezion fatta per Totti che sarebbe partito ieri con la squadra.

AUGURI – Lo storico capitano della Roma ci tiene ad essere accanto agli ex compagni e ieri ci teneva un po’ di più, visto che era il compleanno del suo amico Di Francesco. Anzi, Eusebio, come lo ha chiamato negli auguri pubblici: «Siamo diventati grandi. Felice di lavorare di nuovo con te, tanti auguri». Crostata pronta, brindisi da fare in hotel pure, con giocatori e staff perché a DiFra piace coinvolgere tutti e in questo Totti è il suo più grande sostenitore. Piano piano si sta calando nel nuovo ruolo, tanto che Pallotta, in merito al suo futuro ha detto: «Allenatore? Per ora sta facendo un gran lavoro come dirigente con Monchi».

MAGLIA E GIACCA – Dello stesso avviso anche la moglie di Francesco, Ilary Blasi, che alla presentazione del Grande Fratello Vip prima ha detto che l’ipotesi di un trasferimento all’estero della famiglia non c’è mai stata («il problema non si è proprio posto») e ha aggiunto: «Voi pensate che stia sempre a casa, in realtà ha solo tolto la maglia e messo la giacca». La giacca Totti la indossa in pubblico, a Trigoria si limita alla camicia: fuori è cambiato, dentro è sempre lo stesso, come ha rivelato Di Francesco in conferenza: «Viene e mi sposta le pedine sulla lavagna, ma io gli dico che il calcio è dinamico e non statico. Il 4-3-3 piace anche a lui, ecco perché insisto con questo modulo». Quella di Di Francesco è una battuta, ma racconta bene il rapporto tra i due: «È giusto – ha aggiunto il tecnico riferendosi al percorso da allenatore di Totti – che lui segua questo corso e scelga la sua strada. Io stesso ho provato varie cose. L’importante è che ci metta sempre passione».

CON TE PARTIRO’ – Passione la stessa che Pallotta ieri, durante la giornata, ha messo nelle varie riunioni con i dirigenti prima di andare a sentire Bocelli al Colosseo. Il presidente, da qualche mese, ha deciso di entrare sempre più concretamente nelle cose, anche di calcio, che riguardano la Roma, esserle accanto con più frequenza, e durante questa settimana (dovrebbe restare fino alla partita di sabato contro il col Verona) si dedicherà a riunioni, incontri con la squadra e, forse, incontri istituzionali, che però al momento non sono confermati. Confermata, la classica cena con i dirigenti dell’Atletico lunedì sera e la sua presenza sugli spalti il giorno successivo per il debutto in Champions della sua Roma. Accanto avrà Totti: è quasi un cerchio che si chiude, l’ultima volta che il presidente era stato all’Olimpico era il 28 maggio, giorno dell’addio al calcio del numero 10.



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