CALCIOMERCATO AS ROMA DYBALA – Tutto porta in Arabia. Sì, questo è l’andazzo. Lo scenario è un futuro pieno d’oro nella prestigiosa squadra dell’Al-Qadsiah, ma con il calcio, quello vero, che passa inevitabilmente in secondo piano, scrive Il Messaggero.

Paulo Dybala e la Roma sono sul punto di dirsi addio, con qualche grazie a denti stretti e oggi con pochi sorrisi, nonostante quelli elargiti l’altro ieri da De Rossi, che non vede l’ora di poter allenare una squadra definitiva, non più con calciatori sul piede di partenza o esuberi che non fanno parte del progetto.

Troppe le cose non dette in questo balletto di soldi sull’asse Dybala-Arabia e Roma, troppi i depistaggi, molti gli incontri notturni fatti e poi smentiti. Ogni parte in causa cura i propri interessi, chiaro: la Roma vuole incassare e risparmiare quanto prima; il calciatore, che ha visto sfumare fino a ora la possibilità di finire in altri lidi meno dorati ma più prestigiosi sotto l’aspetto calcistico, almeno riempirebbe le tasche di soldi; qualche agente/intermediario cerca di fare l’affare del secolo, tra parcelle e commissioni.

Alla fine non c’è scelta di cuore, da nessuna parte: ci sono i soldi di mezzo che muovono il sole e le altre stelle, ma in questo ambiente fatto di club-aziende, calciatori-aziende, il tutto è anche normale.

La Roma è la prima a voler mettere la parola fine su questa storia, per una serie di motivi, su tutti quello legato ai milioni di euro da incassare e poi investire per completare la squadra, che poi da un punto di vista sportivo è ciò che interessa di più alla gente, oltreché all’allenatore. Il calciatore, invece, fretta non ne ha: studia ogni singola postilla del contratto e inoltre allo stato attuale ballerebbe pure un plus economico per Paulo legato al prezzo di cessione (se supererà i famosi dodici milioni della clausola con la quale Paulo avrebbe potuto lasciare la Roma entro il 31 luglio scorso).

La situazione, raccontano, è questa: il giocatore avrebbe ricevuto un’offerta da 75 milioni (bonus compresi) in tre anni dall’Al-Qadsiah; la Roma, sostiene, di non aver parlato ancora con il club né di aver ricevuto offerte ufficiali e che aspetta una decisione dell’argentino. Che non ha ancora definitivamente sottoscritto l’accordo con gli arabi, perché prima vuole sapere quanto siano disposti a offrire ai giallorossi.

Perché? In base a quello, il suo ingaggio aumenterebbe di conseguenza. Esempio: se offrono venti milioni alla Roma (difficile), inevitabilmente anche il suo ingaggio dovrebbe/dovrà aumentare. La Roma ha una certa fretta di chiudere, perché il mercato è bloccato dopo le spese di luglio; il giocatore, invece, fretta non ne ha, aspetta solo il momento che lui ritiene giusto per decidere. Ci sta che gli arabi davanti a questo scenario mollino tutto e magari per Dybala si aprano porte Champions che nei mesi scorsi non si sono mai aperte. Alla fine è una questione di soldi. E una guerra sui nervi.

Dicevamo del resto del mercato. La Roma deve essere completata, anche De Rossi ha fretta. Al di là di come andrà a finire la telenovela, il tecnico vuole una rosa completa. Infatti, la proprietà gli ha promesso un centrale di difesa e un centrocampista titolari qualora la Joya dovesse partire.

L’idea è di portare Tiago Djaló dalla Juventus che i bianconeri sarebbero disposti a cedere anche in prestito secco. L’unica garanzia, non scritta, è che giochi con continuità per aumentarne il valore del cartellino. In stand-by l’arrivo di Assignon, terzino destro del Rennes che si è già accordato con i giallorossi (aspettano il momento giusto per l’affondo definitivo). Costerà 1 milione per il prestito e 9 per il diritto di riscatto (oppure 2 più 8).

C’è poi l’alternativa a Dybala: attraverso l’intermediario che sta seguendo la cessione dell’argentino per la Roma, si è trovato l’accordo per portare a Trigoria Boga. L’esterno del Nizza, attualmente infortunato per via di un affaticamento muscolare, ha già detto sì ai giallorossi, ma serve il via libera dei francesi che chiedono 20 milioni. Restano valide anche le piste di Wesley del Corinthians e Zhegrova del Lille. Ma fino a quando non sarà risolta la questione di Dybala, tutto resta in stand-by.



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