Una vacanza tra piscina, palestra e fisioterapia, per Kevin Strootman che a riposo c’è stato tanto (anche troppo) e ora scalpita per tornare. Il preliminare di Champions League per l’olandese sarà infatti il ritorno in una competizione di livello così alto dopo molto tempo, visto che l’ultima apparizione risale al 25 novembre 2014. Ultima e unica presenza con la maglia della Roma (e in assoluto) in Champions, davvero poco per uno dei centrocampisti più talentuosi degli ultimi anni. I giallorossi giocavano in Russia, contro il Cska Mosca e Garcia fece entrare Kevin al minuto numero 83. Giusto il tempo per commettere un errore fatale, decisivo per il pareggio (1-1) dei russi, episodio che fece infuriare De Sanctis. Contro il City, il 10 dicembre successivo, solamente panchina per il ragazzo, prima che, due mesi dopo, avesse inizio un nuovo calvario: il secondo intervento al ginocchio, e ancora la speranza di essere decisivo nella stagione successiva, quella terminata nel maggio scorso.
Ma presto Kevin, un anno fa, quasi di questi tempi, si è nuovamente dovuto arrendere, a fatica, accettando questa volta di farsi operare in Italia, dal professor Mariani. E via con la riabilitazione, le paure e la voglia, sempre e comunque, di farcela. A febbraio Spalletti decise di non inserirlo nelle liste Uefa, dandogli il tempo di rodare il ginocchio, allenandosi per un periodo con la Primavera, prima di lavorare nuovamente con la prima squadra. Quindi niente Champions, per non occupare un posto in lista che poteva risultare prezioso. Arriviamo a questi giorni, di vacanza-lavoro, dopo lo stage con l’Olanda, che ha visto Strootman di nuovo protagonista, con la tanto amata maglia orange, in attesa di tornare, stavolta da titolare, con Spalletti, in vista dei preliminari. Perché la Champions è ancora un terreno di conquista, per l’olandese e di riscatto rispetto ai soli (e poco fortunati) dieci minuti giocati. E stavolta non vuole farsela sfuggire.
(La Repubblica – F. Ferrazza)
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