Kevin Strootman

(Gazzetta dello Sport – M. Cecchini) Persino un interista come Bocelli promette in tv (a Tiki Taka): «Se la Roma va in finale, mi butto in piscina o canto “Grazie Roma”». Tutto possibile. L’ambiente ci crede e si carica, tant’è che il d.s. Monchi – dalle pagine del «Romanista – ha rivolto un invito ai tifosi di esporre in città qualcosa di giallorosso, invito subito raccolto – in forme diverse – anche dai dirigenti Baldissoni, Gandini e Totti. L’Olimpico in ogni caso sarà tutto esaurito (62.000 spettatori), con record d’incasso (circa 5 milioni).

NAINGGOLAN CI CREDE Mentre il presidente Pallotta si rilassa in Toscana (tornerà oggi), Di Francesco lavora in campo. Scelto il 4-3-3, il tecnico sembra aver metabolizzato il forfeit – almeno da titolare – di Strootman, e così dall’inizio toccherà a Pellegrini. Da segnalare, poi, come sul campo abbia lavorato con delle sagome collocate nelle posizioni dei giocatori del Liverpool. Ieri, poi, sul «match program» ha parlato Schick. «Il Liverpool in difesa non è così forte come in attacco. Abbiamo la possibilità di fare 3 gol. Dobbiamo andare in campo senza paura. Un fioretto se passiamo? «Mi taglierei i capelli cortissimi». Anche Nainggolan, dal «Times», suona la carica: «Rimontare è difficile, ma non impossibile, anche se Salah è un giocatore fantastico. Era già forte a Roma, ora è ancora meglio». Poi uno scorcio di passato: «Quando ero piccolo non avevamo soldi e talvolta ho rubato cose da mangiare, se avevo fame». Altri tempi.



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