Uno glielo hanno portato via per un po’ restituendolo acciaccato, l’altro sperano di portarglielo via per sempre anche se sembra un’autentica impresa più che un bel tentativo. Il primo è Strootman, sul quale l’Olanda rispedisce al mittente le accuse lanciate da Spalletti subito dopo la gara con l’Austria Vienna. Il secondo è invece Francesco Totti, che la Fifa vorrebbe nel suo organigramma per aiutare la crescita del calcio mondiale.
ACCUSE RESPINTE – Si parte da Strooman, dunque, con Danny Blind, il c.t. dell’Olanda, seccatissimo per le parole di Spalletti («Strootman in nazionale lo hanno massacrato, facendogli giocare due partite senza mai allenarsi. E questo perché a loro di noi non gliene importa niente»). Tanto che Blind ieri ha detto: «Non capisco a cosa si riferisca Spalletti, abbiamo fatto tutte le cose in modo corretto. Ho parlato spesso con Strootman, non mi ha mai manifestato sofferenza. E si è allenato regolarmente. Spalletti pensi alle sue cose, noi alle nostre». Tesi confermata dallo staff medico olandese, secondo il quale non è vero che Strootman non si è mai allenato (anche il giocatore i giorni precedenti alle sfide con Bielorussia e Francia ha postato su facebook due foto mentre si allenava «duramente»). Di più, Kevin li avrebbe messi al corrente della lombalgia solo alla fine della seconda gara.
L’ALTERNATIVA – Insomma, dopo i problemi sorti con il Belgio per Vermaelen (che a settembre giocò a Cipro grazie agli antinfiammatori, per poi non tornare più), un altro affondo a gamba tesa. Prima di questo passaggio, tra l’altro, Strootman di fatto non ha mai riposato, con Spalletti che più volte ha sottolineato: «Gli voglio far fare trenta partite di seguito», per cercare di regalargli gli stimoli giusti nel recupero dal terzo infortunio. Evidentemente, però, le strutture fisiche non erano più abituate a sforzi e carichi di lavoro così intensi. Spalletti, intanto, ieri ha parlato alla squadra chiedendole più concentrazione e cattiveria. Ecco perché spera di recuperare Strootman, magari già con il Palermo. Dolore permettendo, ovviamente, altrimenti toccherà ancora a Paredes, che anche in Europa League si è confermato a buoni livelli. Barometro del centrocampo, è il regista che Spalletti sta cercando da un po’, uno capace giovedì di toccare più del doppio dei palloni (118) di ogni giocatore dell’Austria Vienna, di cui ben 17 scambiati con Totti.
LA LUSINGA – Già, proprio lui, Totti, che ieri l’Uefa ha celebrato su Instagram per le cento partite europee con una sua immagine da gladiatore («Bravo gladiator Francesco Totti»), a cui il capitano giallorosso ha risposto lusingato. Ma le lusinghe vere sono arrivate più tardi. Sempre dalla Svizzera, ma stavolta da Gianni Infantino, presidente della Fifa: «Sarebbe un onore avere con noi campioni come Totti, che cercano sempre di ridare qualcosa al calcio». Un dolce invito, a cui Totti magari risponderà più avanti. Nella vita non si sa mai, attestati di stima così ti riempiono di orgoglio. Ma per ora Francesco pensa alla carriera di direttore tecnico nella Roma e, ovviamente, ancora al campo. Quel campo dove Spalletti può recuperare presto Rüdiger (oggi test con la Primavera contro il Novara, domenica in panchina?) e riavrà già da domani anche Florenzi ed El Shaarawy.
(Gazzetta dello Sport – A. Pugliese)
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