Si è fermato come una lavatrice, è ripartito come un caterpillar. Di forza, di grinta. Tre anni dopo, allenandosi da calciatore sano fin dal primo minuto della preparazione, Kevin Strootman è di nuovo un punto fermo della nuova Roma. Non scherzava a maggio quando si candidava da «migliore acquisto della prossima stagione». E secondo quando filtra dallo staff medico, la sua crescita progressiva sarà costante se non intervengono nuovi inconvenienti: il primo anno giocherà a buonissimi livelli, quello successivo addirittura migliore.
DURO – Strootman ha conquistato la scena nella prima amichevole che Spalletti ha fatto giocare all’Ohiri Field contro gli Under 23 dei Boston Bolts, la squadra di calcio di Boston che è anche affiliata alla Roma. Nonostante il caldo soffocante (kick off alle 10.30 locali), che ha consigliato alle squadre due time out nei due tempi, Strootman si è presentato agli americani con due gol, uno dei quali su rigore, e un meraviglioso assist per Dzeko – anche lui autore di una doppietta – non convertito in rete. E dopo un piccolo brivido provocato da un contrasto sul ginocchio tre volte operato, nel finale ha colpito una traversa con un siluro da 25 metri che ha meritato un boato dei 100 tifosi presenti a bordo campo. La partitella si è conclusa 5-1: l’ultimo gol è stato segnato da Iturbe, smarcato a porta vuota da un passaggio di Dzeko. Tra i Bolts invece grande soddisfazione per Kenawy, che ha battuto Alisson con un tiro potentissimo su punizione.
I TEST – Spalletti ha schierato la Roma con il 4-3-3: Alisson in porta; difesa con Emerson a destra, Gyomber e Juan Jesus centrali e Mario Rui a sinistra; Paredes davanti alla difesa con Strootman e Gerson interni; Iturbe a destra, Dzeko in mezzo e Florenzi a sinistra in attacco. Interessanti le indicazioni tattiche, che poi Spalletti ha spiegato nel dettaglio: 1) al di là delle assenze e dei ritocchi sul mercato, la Roma giocherà sempre con il 4-3- 3 e le sue variabili se in campo avrà Dzeko. Altrimenti esiste la possibilità di tornare al 4-2-4 con due finti centravanti, Perotti e Nainggolan. 2) Spalletti vede Gerson come una mezz’ala e Paredes, «che mi ricorda Pizarro», come un regista. 3) Il brasiliano Emerson può essere un’alternativa da terzino destro, oltre che sinistro.
ECCOLO – Intanto la Roma si prepara ad accogliere Mohamed Salah. Ieri l’ambasciata degli Stati Uniti gli ha fornito il visto d’ingresso. Salah quindi si imbarcherà oggi pomeriggio da Fiumicino e raggiungerà il ritiro di Cambridge intorno all’ora di cena locale, quando in Italia sarà già notte. Una buona notizia per Spalletti, che potrà schierarlo nel gala di lunedì prossimo a Saint Louis contro il Liverpool. Tra oggi e domani peraltro tornerà a correre anche Perotti, aumentando le possibilità di sperimentazione.
IL PRESIDENTE – Martedì sera infine (ieri mattina in Italia) James Pallotta ha invitato un gruppo di partner commerciali ad assistere all’allenamento del pomeriggio. Presente anche una delle persone di cui più si fida nell’area marketing, la giovane manager Kaitlyn Colligan. Alla fine della seduta, Pallotta ha posato per le foto ricordo: in una in particolare ha voluto solo Spalletti, Totti e De Rossi. «E’ bello che il presidente dia peso anche a noi giovani» ha scritto Lorenzo Di Livio nel diario che sta tenendo su Instagram, appuntamento ormai quotidiano seguito con curiosità dagli stessi compagni.
(Corriere dello Sport – R. Maida)
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