Insieme al Cagliari a Roma arriva la bestia nera dei giallorossi. Marco Borriello è al top nella capitale lo sanno. Nella testa del bomber, oltre l’obiettivo di aiutare i sardi, anche quel sogno maglia azzurra mai sopito. «In Italia pochi segnano come Marco», l’assist del suo agente, D’Amico. Insomma, panna e fragole a poche ore da un posticipo che per i sardi va oltre il risultato: «Ci siamo preparati bene, dal Milan in poi è ripartito un altro Cagliari», il mantra che circola ad Asseminello.
Marco torna all’Olimpico da ex. Dopo la Roma, per il globetrotter del pallone, altre avventure, altre goleade. Col Cagliari, il filo e le magie giuste. Borriello ne ha viste tante. Ma apprezza la spiaggia del Poetto e la serenità di un ambiente poco invasivo. Una situazione ideale che aiuta le prestazioni di Marco. Per Rudiger, Fazio e Manolas le amnesie sono vietate.
Con nove reti in campionato e 4 in Coppa Italia, Borriello vuole prolungare il filotto. «Marco ha avuto un calo legato anche al passaggio poco positivo della squadra. Non abbiamo avuto la forza di assecondarlo», rimarca Rastelli. Il passato. Il presente è un’organizzazione di gioco che lo sostenga. «Non sento i 34 anni, ho l’entusiasmo e la forza di un ragazzino. E so cosa non fare», ripete il cecchino dei sardi. Maturità, motivazioni e una certezza: con i Quattro mori alla Roma ha già segnato al Sant’Elia, 2-2 in rimonta.
(Gazzetta dello Sport)
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