Dan e Ryan Friedkin

AS ROMA NEWS SUPERLEGA FRIEDKIN TIFOSI – Nel giorno della sentenza della Corte di giustizia europea sulla Superlega, la Roma prende posizione, scrive La Repubblica. E si schiera al fianco della attuali istituzioni del calcio: «L’As Roma ribadisce la propria posizione in rispetto dei valori e del futuro del calcio europeo. Il Club non appoggia in nessun modo alcun progetto della cosiddetta Superlega che rappresenterebbe un inaccettabile attacco all’importanza dei campionati nazionali e alle fondamenta del calcio europeo. L’As Roma crede che il futuro e il benessere del calcio europeo possano essere assicurati solo con il lavoro congiunto dei club attraverso l’Eca, in stretta collaborazione e in partnership con Uefa e Fifa».

Una posizione politica prima ancora che etica o sportiva. In linea con la quasi totalità dei club europei. Un no (per adesso) molto netto. Impossibile per Dan Friedkin non schierarsi con l’Eca (di cui è membro) e con il suo presidente e amico Nasser Al- Khelaïfi. E in seconda battuta, o meglio “in partnership”, anche con Uefa e Fifa.

Una presa di posizione pubblica con chi governa il calcio che non ha fatto piacere a molti tifosi della Roma che sui social hanno espresso il loro dissenso. Scorrendo i diversi profili del club in tanti criticano la scelta della società. Nei tempi e nei modi. C’è Alex che ricorda che “la stessa Uefa con cui ci schieriamo, ci ha defraudato di una Coppa Europea e da anni ci strozza economicamente con i suoi parametri”.

La finale di Budapest e i paletti delFfp restano due nervi scoperti per i tifosi giallorossi. In tanti li vedono come torti fatti proprio dalla Uefa contro la Roma. Ed è soprattutto il silenzio dei Friedkin (e quindi della Roma), dopo quanto avvenuto nella finale di Europa League, l’argomento usato dai tifosi oggi per criticare la posizione politica della società. “Ancora aspetto un comunicato dopo Budapest”, commenta sarcastico Emiliano.

C’è Anna che parla di “memoria corta”, così come Emanuele che batte sul tasto economico: “il danno da 70 milioni, una finale rubata, il mancato accesso alla Champions, la promozione di Taylor e noi li appoggiamo?”. Un fronte molto ampioche non entra nel merito della questione “Superlega sì, Superlega no”. Ma disapprova il silenzio, definito “a targhe alterne”, dei Friedkin rispetto a chi comanda il calcio.

Per capire se questa posizione intransigente rimarrà tale servirà solo aspettare. Perché giocare nei salotti bene del calcio rimane la priorità della Roma. E almeno per adesso, per accedere nell’elité europea serve qualificarsi alla prossima Champions League. Domani sera all’Olimpico arriva il Napoli di Mazzarri. Uno scontro diretto per riagganciare il treno del quarto posto. Che Mourinho proverà ad affrontare nonostante l’emergenza infortuni.

Oltre a Smalling e Dybala, lo Special One potrebbe dover fare a meno anche di Mancini. Il difensore da settimane combatte con una fastidiosa pubalgia e rimane in forte dubbio per domani sera. Questa settimana non si è mai allenato in gruppo e oggi effettuerà il provino decisivo. In caso di forfait Cristante prenderà il suo posto in difesa accanto a Llorente e Ndicka. Altri cambi anche a centrocampo, con Bove titolare insieme a Paredes e Pellegrini. Zalewski preferito a Spinazzola sulla fascia sinistra. In attacco torna Lukaku. Accanto a lui ballottaggio Azmoun-Belotti.



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