Migliore in campo a Genova per aver salvato il risultato allo scadere, e non solo, ed portiere con la percentuale di parate più alta (78,3%) tra quelli che hanno giocato tutte le partite d’andata. Non è un caso se Spalletti ha rivoluto con decisione Wojciech Szczesny in rosa la scorsa estate: ora l’estremo difensore sta lottando per raggiungere un titolo che nella Capitale manca dal 2008, ma anche per dimostrare ad Arsene Wenger di essere pronto a fare il titolare in Premier League: «Il mio futuro è nelle sue mani, l’uomo al quale ho affidato la mia carriera fin da quando ho 16 anni. Nel mio contratto non ci sono clausole o opzioni d’acquisto da parte della Roma. La decisione spetta a mister Wenger e ancora non so cosa succederà a fine stagione», le dichiarazioni del polacco a Sky Sport.
Il 30 giugno, infatti, scadrà il contratto con la Roma e Wojciech tornerà all’Arsenal a meno che Pallotta non voglia spendere tra 16 e 18 milioni per acquistarlo, dopo averne sborsati 8 la scorsa estate per Alisson. Con il brasiliano i rapporti si sono appianati dopo le schermaglie dialettiche dei primi mesi, Spalletti li ha richiamati alla convivenza rispettosa ed entrambi hanno obbedito: «Diventerà uno dei migliori al mondo», ha scritto proprio ieri Szczesny su Instagram. Poi il lavoro sull’autostima, che va avanti da quando il tecnico ha messo piede a Trigoria: «Da quando c’è Spalletti ho sempre sentito la sua fiducia ed ho espresso meglio le mie potenzialità. La Juve? Le nostre ambizioni sono altissime, abbiamo chiuso il girone di andata con 41 punti, ma non credo che questo andamento basti per vincere il campionato».
(Il Messaggero – G. Lengua)
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