Tammy Abraham

AS ROMA NEWS CREMONESE ABRAHAM – La decisione arriverà solo in extremis, domattina, quando a Cremona Tammy Abraham e José Mourinho decideranno cosa fare. Ma le possibilità che il centravanti inglese alla fine possa essere in campo da ieri sono in aumento, scrive La Gazzetta dello Sport.

Anche perché nel frattempo la mascherina facciale è cambiata, non è più quella ingombrante utilizzata contro il Salisburgo negli ultimi minuti della gara di ritorno del playoff di Europa League. No, quella con la famosa lente a protezione dell’occhio sinistro è andata definitivamente in soffitta, lasciando nel frattempo il campo ad una molto più maneggevole e fruibile.

Tra l’altro, ieri Abraham si è allenato anche senza il supporto in carbonio a protezione del viso. Una fattispecie che però difficilmente verrà replicata domani pomeriggio a Cremona. Insomma, allo stadio Zini se Tammy scenderà in campo lo farà con l’aiuto della mascherina, per evitare qualsiasi rischio o controindicazione.

Del resto sabato sera a Tammy sono stati tolti anche i sei punti di sutura alla palpebra sinistra, punti dovuti al colpo fortuito subito da Gianluca Mancini nel corso di una mischia in area del Verona, nella partita di campionato di una settimana fa. La ferita si è rimarginata, ma è chiaro come quello sia un punto delicato ed un’eventuale pallonata o anche un colpo fortuito potrebbe riaprirla di nuovo. Ecco perché, per massima sicurezza, a Cremona Tammy utilizzerà la maschera.

Ma di buono c’è che non è più quella ingombrante con la lente, sulla quale anche Mourinho aveva espresso delle perplessità: «Il problema è l’adattamento – disse Mou a metà della scorsa settimana – Quella è una mascherina strana, ha una lente trasparente. Ci si deve allenare e abituarsi ad un campo visivo diverso da quello precedente».

No, la nuova mascherina è molto più simile a quella che indossa ad esempio da tempo Victor Osimhen, dopo l’operazione subita allo zigomo e all’orbita sinistra nel novembre del 2021. E con quella Abrhaam dovrebbe tornare a guidare l’attacco giallorosso, dopo aver lasciato spazio a Belotti nel ritorno contro il Salisburgo (dove l’inglese è entrato solo nei minuti finali e dove si è visto come faticasse a muoversi con quella mascherina lì).

Del resto, Abraham ci tiene da matti a giocare e ad aiutare la Roma a rincorrere quel posto-Champions che poi è l’obiettivo stagionale del club. Con la sconfitta di ieri dell’Inter a Bologna, un’eventuale successo della Roma a Cremona vorrebbe dire secondo posto, un piazzamento fino alla sosta del Mondiale quasi inatteso. Poi, invece, la Roma ha cambiato marcia, portando a casa 17 punti in 8 partite (5 vittorie, 2 pareggi e la sola sconfitta in casa della capolista Napoli).

Adesso, però, deve cambiare marcia anche lui, Tammy, che in questa stagione ha segnato appena 7 reti in 32 partite, con una media-gol di 0,22. Lo scorso anno, per intenderci, alla fine furono 27 in 53 gare, con una media di 0,51. E nello stesso momento attuale della stagione era già arrivato a 19 centri in 35 partite. Insomma, il rendimento è molto diverso da quello dello scorso anno. Ed è anche per questo che Abraham vuole giocare, perché sa che finora non ha rispettato le grandi attese che c’erano anche quest’anno sul suo conto.

In più domani ci sarà ancora una volta l’eterna sfida a distanza con Cyriel Dessers, il centravanti belga-nigeriano della Cremonese con cui Tammy ha una sfida aperta da un po’. Lo scorso anno si contesero prima il titolo di capocannoniere della Conference League (vinto da Dessers, dieci gol a 9) e poi la coppa (che conquistò invece Abraham), quest’anno Tammy ha prevalso in campionato e Dessers ha lasciato il segno nel successo grigiorosso in Coppa Italia. Adesso siamo al set finale e Tammy vuole rimarcare come il più forte – e di molto – sia lui.



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