Frederic Massara

Il copyright è e resta ovviamente depositato agli atti. E nel mondo calcistico era ed è strettamente di proprietà del primo direttore sportivo della Roma americana, Walter Sabatini, che nel maggio 2016 parlò apertamente della “manovra della coda del gatto maculato”. Era la mossa che il vecchio d.s. doveva inventarsi per evitare di cedere pezzi importanti della rosa. I nomi in ballo, all’epoca, erano soprattutto quelli di Nainggolan e Pjanic, oggi sono invece quelli di Manolas, Dzeko, Lorenzo Pellegrini e Zaniolo.

La sostanza, però, non cambia e cioè trovare le risorse economiche in modo alternativo, per evitare cessioni che potrebbero risultare dolorose. Partendo dall’assunto che la Roma ha bisogno sostanzialmente di fare circa 40-45 milioni di plusvalenze entro il 30 giugno per questioni di bilancio. Nella Roma in questo momento di esuberi ce ne sono tanti, sparsi in giro per l’Italia e per il mondo. Nell’ultimo bilancio la Roma ha piazzato plusvalenze per 65,681 milioni di euro, prodotte però con le cessioni di gente come Nainggolan (31,932), Emerson (18,323), Skorupski (8,513), Tumminello (4,491), Mario Rui (2,126) e Vainqueur (296mila euro). Certo, poi bisognerà capire chi imposterà il mercato giallorosso, a questo punto. È chiaro, ad esempio, che vendendo giocatori che oggi sono altrove e non servono si potrebbero già diminuire le esigenze. Il primo che viene in mente è Gerson, in prestito alla Fiorentina, che nell’ultima semestrale era iscritto a bilancio con un valore residuo di 10,149 milioni. Gonalons, in prestito al Siviglia, che ha un valore a bilancio di 5,117 milioni, contro un costo storico di 8,2.

Più difficile, invece, la situazione relativa a Defrel, che è a bilancio con un valore di 13,974 (costo storico 17,491) e che per produrre una plusvalenza reale dovrebbe essere valutato una ventina di milioni. Defrel però viene da una buona stagione alla Sampdoria e in questo finale si sta rimettendo in mostra.

In Inghilterra piace tanto come giocatore e, si sa, lì possibilità di spendere ce n’è ed anche molta. Diverso, invece, il discorso relativo a Sanabria, su cui la Roma vanta un diritto di “recompra” fino al 30 giugno di questo anno a 14,5 milioni di euro, più un diritto al 50% in caso di eventuale cessione dell’attaccante del Genoa (ma di proprietà del Betis Siviglia).

Proprio come Tumminello, che la Roma può riportare a casa a 13 milioni a giugno o a 15 tra un anno, oltre a vantare il diritto al 50% sull’eventuale prezzo di cessione eccedente i 5 milioni pagati dall’Atalanta per averlo. Un altro che quest’anno è andato forte è Ponce. A bilancio vale 2,177 milioni, in Grecia è in prestito e l’Aek ha un diritto di riscatto a 6milioni più il 30% di una rivendita o a 7 senza percentuali. Bene anche Daniele Verde  al Valladolid, che può riscattarlo con due milioni di euro.

(Gazzetta dello Sport)



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