Rassegna stampa
Tiago Pinto, talenti e plusvalenze. Ecco il nuovo stratega: “Modernizzerò la Roma”
ULTIME NOTIZIE AS ROMA TIAGO PINTO – Si è presentato alla sede del Benfica e ha detto addio. Così, dopo parole struggenti sul suo passato, Tiago Pinto è entrato nel futuro, riferisce la Gazzetta dello Sport. «Ho sentito che era ora di abbracciare una nuova sfida. A Roma capirò il lavoro da fare e la struttura dove sono arrivato. Mi hanno cercato per ciò che ho svolto al Benfica. Con i Friedkin ci siamo parlati e abbiamo la stessa idea di lavoro. Modernizzerò il settore sportivo. La Serie A è un campionato imprevedibile come ormai tutti i più grandi, le big stanno soffrendo per l’assenza di pubblico. La cosa più importante sarà creare una mentalità vincente e poi raggiungere gli obiettivi».
Pinto comincerà subito col mercato, e visto che l’Everton ha ufficializzato di voler riscattare Olsen, la contropartita può essere Bernard, la punta voluta da Fonseca per il posto lasciato libero da Perez. L’alternativa è la solita: El Shaarawy.
Nelle lunghe riunioni telefoniche o via video che ha avuto con Dan e Ryan Friedkin ed il ceo Guido Fienga, il nuovo general manager è stato edotto sulle difficoltà di bilancio in cui sarà costretto a operare. Il 31 dicembre, ad esempio, la nuova proprietà ha già versato una nuova tranche di 40 milioni in conto ricapitalizzazione, sarà completata a 210 milioni.
Logico che vendere (e bene) sarà una priorità per il dirigente portoghese. E a gennaio non sarà facile, visto che i possibili primi candidati (Fazio, Jesus e Santon) per ora non si vogliono muovere. Ma non mancano giovani in gamba con cui fare possibili plusvalenze oppure valorizzare al meglio. In questo senso i primi candidati sono Amadou Diawara e Carles Perez. Il centrocampista ha richieste in Premier, mentre la punta potrebbe andare (in prestito) in Liga. Un primo banco di prova per Tiago Pinto.
Tra rinnovi di contratto vicini alla scadenza e adeguamenti il lavoro a Pinto non mancherà. Il primo dovrebbe essere Mirante, che si libererebbe a giugno, ma la Roma vuole confermarlo fino al 2022 per poi decidere se inquadrarlo nei ranghi dirigenziali.
Il primo vero caso, però, è quello di Pellegrini. Il vice capitano ha il contratto in scadenza nel 2022 e una clausola di rescissione da 30 milioni. La dirigenza, però, intende confermarlo per costruire anche su di lui il futuro del club. La sensazione è che l’accordo si troverà senza enormi problemi, dando al giocatore uno stipendio da 3 milioni più bonus.
Attendono poi adeguamenti anche Ibanez e Villar, mentre resta in ballo anche la questione Zaniolo. Il giallorosso ha ancora tanti anni di contratto, ma vuole un aumento d’ingaggio che lo porti a livello dei big. L’impressione, però, è che prima dovrà tornare a giocare.
Non solo numeri da studiare e calciatori da valutare. Il primo (e forse più importante) lavoro che attende Tiago Pinto sarà quello di comprendere in fretta la realtà in cui arriva. Roma è una città accogliente, ma calcisticamente non semplice, in cui la comunicazione risulta fondamentale, soprattutto se non si possono avere certezze di riuscire a tornare a vincere in tempi brevi.
In questo senso, se vogliamo, la realtà giallorossa è assai diversa da quella del Benfica, in cui il successo è quasi un obbligo, ma gli strumenti per raggiungerlo sono quasi sempre adeguati alle aspettative. Perciò sarà importante che – più dei Friedkin, appena arrivati anche loro in un nuovo mondo – siano personaggi come Conti, De Sanctis, Fienga e lo stesso Fonseca aiutino Pinto a trovare le coordinate giuste per miscelare le (inevitabili) promesse con le (complicate) realtà del bilancio.
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