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Rassegna stampa

Tifo violento, la stretta delle autorità: derby anticipato e divieti per le tifoserie di Roma e Lazio

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AS ROMA NEWS CASMS LAZIO – La recrudescenza del tifo violento torna al centro del dibattito dopo gli episodi avvenuti durante il recente derby capitolino. Con l’Italia sotto i riflettori mondiali per il Giubileo, le autorità hanno deciso di adottare misure più severe per garantire l’ordine pubblico. Come riportato da Il Messaggero, il cambio ai vertici della sicurezza – dal nuovo Questore ai dirigenti dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive (ONMS) – segna una svolta verso un approccio più rigido nel contrastare i fenomeni di violenza legati al calcio.

I fatti del derby capitolino

La situazione critica si è palesata sin dalle prime ore della giornata del derby, quando frange estreme delle tifoserie di Roma e Lazio hanno cercato ripetutamente lo scontro, tentando di aggirare il dispositivo di sicurezza predisposto attorno allo stadio Olimpico. La tensione è culminata con l’uso di petardi e lanci di oggetti, oltre al tentativo di alcuni ultras di sfondare le barriere di filtraggio. La polizia ha sequestrato un arsenale di armi, tra cui coltelli, taglierini, spranghe e aste di bandiere modificate con lame, nelle vicinanze dell’impianto sportivo.

La decisione sulle future partite

Il derby si è giocato alle 20:45, una scelta che non veniva adottata da quasi sei anni. Tuttavia, l’esperimento è stato dichiarato fallito dal Questore e dal Prefetto. Per il ritorno, previsto il 13 aprile, l’orario potrebbe essere anticipato alle 12:30, per ridurre i rischi legati alla gestione dell’ordine pubblico in notturna.

Nel frattempo, sono già arrivate le prime sanzioni:

  • Divieto di vendita dei biglietti ai residenti nella Regione Lazio per quattro partite:
    • Bologna-Roma (12 gennaio)
    • Hellas Verona-Lazio (19 gennaio)
    • Udinese-Roma (26 gennaio)
    • Cagliari-Lazio (3 febbraio)
  • Annullamento dei biglietti già acquistati dai tifosi laziali e romanisti per queste gare.

L’approccio dell’Osservatorio

Maurizio Improta, nuovo presidente dell’ONMS, ha sottolineato l’importanza di inviare un segnale forte. Sebbene si dichiari dispiaciuto per i tifosi rispettosi che subiranno le conseguenze dei divieti, considera queste misure necessarie per arginare la deriva violenta. Da settembre, Improta ha presieduto 16 riunioni del CASMS, emanando circa 200 provvedimenti di divieto di trasferta per tutte le categorie del calcio, con una media di 10-11 divieti per ogni incontro analizzato.

Un segnale culturale necessario

La stretta delle autorità non riguarda solo la sicurezza, ma anche una questione culturale legata al rispetto delle regole e delle istituzioni. Le misure adottate non si limitano alla repressione, ma puntano a sensibilizzare il mondo del calcio e a evitare che episodi simili si ripetano in futuro. Tuttavia, resta aperto il dibattito su come bilanciare sicurezza e diritto dei tifosi pacifici di partecipare agli eventi sportivi.

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FOTO: Credits by Shutterstock.com

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