James Pallotta

NOTIZIE AS ROMA STADIO PALLOTTA – È stato un risveglio amaro e choccante quello dei tifosi della Roma. Dalle prime ore di ieri, quando sono cominciate a circolare le prime notizie sugli arresti legati al progetto dello stadio di Tor di Valle, in città non si è parlato praticamente di nient’altro. Un crescendo, via via che emergevano maggiori particolari sulla vicenda, di ansia mista a preoccupazione. Sentimenti alimentati anche dalla parole del presidente giallorosso James Pallotta. «Se il progetto dovesse bloccarsi, mi verrete a trovare a Boston» sibilava ai cronisti che lo aspettavano fuori dall’hotel a due passi da piazza del Popolo. Non mancano gli attestati di stima e gli incoraggiamenti nei confronti del presidente, che negli ultimi mesi ha riguadagnato un po’ di fiducia da parte della piazza. «Chi tifa Roma, oggi tifa anche Pallotta. Non mollare presidente, il nostro sogno non può essere spazzato via da politici e costruttori» è lo stato d’animo di buona parte della tifoseria romanista. Ma molti supporter arriverebbero anche a capire se il manager americano decidesse di mollare tutto e di tornare negli Stati Uniti. «Dopo i soldi ed il tempo investito nella Capitale, Pallotta avrebbe tutte le ragioni del mondo per mollare, qualora non gli facessero fare lo stadio». Il futuro del progetto ora appare nerissimo, e che la situazione non si sbloccherà a breve è praticamente una certezza: l’iter amministrativo sarà infatti congelato, come forma di autotutela da parte del Comune, poi probabilmente andrà nominato un curatore dal Tribunale. Impossibile prevedere se, e quando, riprenderà. E se James Pallotta avrà la pazienza di aspettare.

(Corriere della Sera)



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