Sarà un nuovo passaggio in assemblea capitolina a decidere le sorti (e i tempi) del progetto di Tor di Valle per il nuovo stadio della Roma. È quanto emerge dall’incontro di ieri alla Regione tra Nicola Zingaretti e il presidente giallorosso James Pallotta. «Saremo garanti della trasparenza e della correttezza delle procedure – spiega il governatore – Saremo tifosi nelle partite ma obbiettivi nelle procedure, perché è un grande progetto di sviluppo ed è giusto che meriti attenzione. Ho comunicato, e su questo il Comune credo sia d’accordo, che un passaggio fondamentale è l’approvazione da parte del consiglio comunale della variante urbanistica». 180 I giorni a disposizione del consiglio comunale per approvare la variante urbanistica. Secondo Zingaretti, «essere garanti delle procedure vuol dire mettersi a disposizione: in Regione già è stato istituito un ufficio di scopo, vista l’importanza e la complessità del progetto, a garanzia, sia della società sia dell’amministrazione comunale, dell’attenzione che bisogna porre a questo grande progetto». Per questo, aggiunge «nel sito della Regione ci sarà un open-data riguardante lo stadio della Roma, in cui tutti i documenti della Conferenza dei servizi saranno messi a disposizione di tutti coloro che lo vorranno valutare, conoscere e seguire».

L’ITER – Il primo appuntamento adesso è fissato per il 20 settembre, «giorno in cui la società dovrà presentare le caratteristiche del progetto ai vari interlocutori istituzionali». A quel punto ci saranno due settimane di tempo per sollecitare nuove documentazioni e sottoporre quesiti. Per il 3 novembre è convocata la prima seduta della conferenza dei servizi sul progetto. «Un passaggio fondamentale è l’approvazione da parte del consiglio comunale della variante urbanistica – ribadisce Zingaretti – Qualora si confermasse un orientamento positivo, tutto l’iter amministrativo è legato all’approvazione da parte del consiglio comunale il più presto possibile, nelle settimane che abbiamo davanti, di questo importante atto».

L’ASSEMBLEA – Questo tema «è già stato affrontato negli incontri tra l’assessore Civita e l’assessore Berdini – spiega ancora il governatore – sta ora nell’avvio delle procedure dell’amministrazione comunale mettere in campo la procedura amministrativa perché contemporaneamente il consiglio comunale si pronunci su questo progetto». Insomma, il lavoro di palazzo Senatorio, sul fronte amministrativo, non è ancora concluso. 21 I mesi trascorsi dalla dichiarazione di pubblico interesse dell’assemblea Pallotta è comunque soddisfatto dell’incontro alla Regione: «È stato un buon meeting – commenta il numero uno della società giallorossa – Siamo convinti che a Roma e al Paese serva uno nuovo impianto come questo. Abbiamo al lavoro incredibili professionalità per rispettare una tabella di marcia molto precisa: abbiamo la speranza di inaugurare il nuovo stadio nel 2019».

(Il Messaggero – F. Rossi)



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