Ci sono un paio di cose che non tornano. Paolo Berdini parla da assessore all’Urbanistica («I dirigenti mi hanno comunicato») anche se ancora non ha assunto la carica. E, soprattutto, dice a proposito dello stadio di Tor di Valle, che fino a ieri ha combattuto con varie capriole, che adesso l’iter in Comune è concluso e quindi la palla è nelle mani della Regione. Versione smentita in maniera netta dall’ente governato da Nicola Zingaretti: «Non ci è arrivato alcun progetto, siamo in attesa». Un cortocircuito che provoca la prima tensione tra le due giunte. O meglio tra il Campidoglio grillino (gli assessori arriveranno solo il 7 luglio) e la Regione a trazione Pd. Tirata in ballo, appunto, da Berdini. Dietro a questa mossa ci sarebbe una strategia precisa messa in campo dal M5S. Il controverso progetto di Tor di Valle, definito un «ecomostro» dagli ambientalisti per via delle cubature in eccesso e ancora pieno di lacune strutturali ha trovato finora il «no» dei grillini. Tanto che il futuro presidente dell’Aula Marcello De Vito nei giorni scorsi aveva già annunciato che la delibera sarebbe ritornata in Consiglio. Adesso, c’è chi ipotizza il cambio di strategia della Raggi: dare tutta la responsabilità alla Regione per non rompere la luna di miele con i tifosi della Roma. Il tutto, nonostante, i problemi in sé del progetto che al momento non è partito per gli uffici di Nicola Zingaretti. Anche perché, come ha spiegato l’assessore Michele Civita servirà una variante al piano regolatore, che dovrà passare dall’Aula Giulio Cesare.

LA STORIA Ad accendere la scintilla è stato appunto Berdini. L’assessore in pectore ha dichiarato testuale a Il Sole 24 Ore: «Mi dicono che la documentazione è stata analizzata e approvata dagli uffici comunali. I dirigenti mi hanno comunicato che giuridicamente e tecnicamente è tutto in ordine e quindi il dossier è stato formalmente trasmesso alla Regione per l’avvio della conferenza dei servizi. Se veramente le cose stanno così – ma io non ho visto il provvedimento – lo stadio della Roma non è più una questione comunale e del mio assessorato. Ora il procedimento dipende solo dalla Regione». Chiaro, no? Peccato a stretto giro di posta sia arrivata quest’altra versione dall’ente di Zingaretti: «Siamo ancora in attesa dal Comune della trasmissione del progetto». Ad oggi, spiegano dalla Regione, nulla è stato ufficialmente inoltrato. «Si precisa, inoltre, che nella trasmissione del progetto il Campidoglio dovrà dichiarare la conformità del progetto stesso alla delibera sull’interesse pubblico votato dal Consiglio comunale di Roma».

LO SCONTRO Una smentita doppia. Che provoca il silenzio del Campidoglio e le reazioni del Pd. Roberto Giachetti coglie la gira volta di Berdini con «preoccupazione per il pressappochismo e la schizofrenia delle posizioni finora espresse dal Movimento 5 stelle su un’operazione urbanistica cosi importante per la città». Massimiliano Valeriani, capogruppo dem alla Pisana, sottolinea le «finte» e i «dribbling» dei pentastellati che «dovranno prendere una decisione chiara e definitiva per poi trasmettere tutto alla Regione».

(Il Messaggero – S. Canettieri)



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