Un nuovo stop e la realizzazione dello stadio della Roma si ferma, di nuovo. Il progetto non decolla e la frenata brusca, questa volta, arriva dal Campidoglio. Sarebbe dovuta iniziare ieri in Regione la conferenza dei servizi sul nuovo stadio della Roma, da realizzare a Tor di Valle. Così, almeno, era stato deciso dalla Regione Lazio in assenza di nuovi interventi da parte del Campidoglio allo scoccare della mezzanotte. E allora, quando tutto sembrava pronto per avviare un’analisi che sarebbe durata 180 giorni, ecco che nella tarda serata arriva un nuovo blocco. Improvviso e di certo non preventivato dagli addetti al lavori. Dal Comune di Roma, infatti, sono giunti nuovi documenti. Un incartamento che, necessariamente, dovrà essere sottoposto ad esame tecnico prima che la conferenza dei servizi possa davvero aprirsi. Tutto fermo, quindi. Fino a data da destinarsi visto che non è stato fissato un nuovo calendario. Solo con la conferenza dei servizi, lungi dall’essere attivata, la Regione potrà dare il via libera, entro i 6 mesi previsti, alla realizzazione del progetto. Senza contare che sull’intero cantiere incombe un nodo cruciale: la variazione del piano regolatore per circa un milione di metri cubi. Questo tassello dovrà essere concretizzato dal consiglio comunale. Da quella maggioranza 5 stelle che, dall’inizio, non è favorevole alla pubblica utilità di un nuovo stadio.
(Leggo)
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