In Brasile illustri esponenti della stampa di Rio si interrogano sul perché Gerson stesse facendo così poco – e neppure troppo bene – e si chiedono se fosse il caso di mandarlo a giocare o meno altrove. Il cartellino pagato quasi 19 milioni pesa come un macigno sul giovane brasiliano.

Intanto Gerson potrebbe giocare la seconda partita di fila da titolare. Con Paredes ancora fuori per infortunio, Nainggolan non al meglio e De Rossi che non ha lesioni al polpaccio ma è destinato alla panchina per via dell’influenza, domani sera contro il Chievo dovrebbe trovare di nuovo spazio dall’inizio, stavolta accanto a Strootman nel ruolo di regista, forse quello a lui più congeniale.

Una nuova chance in campionato, dopo quella di Torino, terminata dopo 45’. L’occasione di chiudere bene l’anno c’è, poi partirà per le vacanze in Brasile, con la speranza che il 2017 gli regali più continuità. A gennaio dovrebbe tornare di nuovo a Trigoria perché la Roma non sembra intenzionata a mandarlo in prestito, interrompendo il processo di crescita che sta facendo con Spalletti, e lui non sembra intenzionato a spostarsi.

Gerson sta iniziando a trovare sempre più confidenza con l’italiano e la presenza di tanti brasiliani in squadra lo sta aiutando, perché nonostante la paternità e l’aspetto maturo ha soltanto 19 anni. Deve lavorare ancora tatticamente. Il talento però c’è, ed è innegabile, quindi in attesa di capire se si avvererà o meno la profezia di Sabatini («me lo riprendo e lo porto in un’altra squadra», ha detto l’ex direttore sportivo una settimana fa), a lui e a Spalletti il compito di farlo fruttare.

(Gazzetta dello Sport)



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