È arrivato in punta dei piedi per trattare un big come Adem Ljajic. Ma adesso, dopo due settimane di tira e molla e incontri notturni, il Toro ha fretta di chiudere. E lancia l’ultimatum. Non basta più l’ottimismo, ci vogliono certezze. Perché un innesto come quello del serbo da solo varrebbe metà campagna acquisti. Il club granata tenta l’ultima mossa per arrivare ad una firma che viene rimandata di giorno in giorno, ma che non può più aspettare: la risposta deve arrivare entro la fine della settimana. Sarebbe controproducente andare oltre: Mihajlovic vuole gente consapevole e affamata, non trascinata a forza. E in ogni caso il Toro non potrebbe rimproverarsi nulla. Si è esposto al massimo delle forze, con le insistenti telefonate dell’allenatore all’ex Inter e con il portafogli del patron Cairo che ha deciso di superare il monte ingaggi di 800mila euro pur di convincere Ljajic ad accettare l’offerta della società, 1,4 milioni a stagione (esclusi i bonus) per quattro anni. Il Toro si è pure alleato con il tempo, quello della Roma che deve vendere entro l’ultimo giorno del mese (oggi) per evitare sanzioni o blocchi sul mercato da parte dell’Uefa: tra i due club l’intesa si è trovata da tempo sulla base di 7 milioni.

L’INSIDIA MONTELLA L’insidia Montella e quella della Fiorentina sono i due ostacoli che il Torino deve superare per annunciare il grande colpo. Infatti, dietro i tentennamenti di Ljajic non ci sarebbe tanto l’opportunità di un ritorno a Firenze, quanto quella di riabbracciare il suo ex tecnico appena accasatosi al Milan. Un’idea circolata nelle ultime ore che però alberga più nella testa del calciatore che nelle stanze dei rossoneri, che seguono la situazione ma che, per ora, hanno altri obiettivi.

LE ALTRE TRATTATIVE Tanto più che l’ad Adriano Galliani non ha intenzione di fare lo sgambetto al Toro, con cui ci sono buoni rapporti e colloqui per altre pedine: una di queste è il portiere Gabriel, in procinto di accettare il granata. L’altra è Kucka. In questo quadro, l’unico sicuro di presentarsi al raduno è Iago Falque, prelevato dalla Roma, ma ancora non annunciato. In arrivo anche l’erede di Glik, Nenad Tomovic della Fiorentina.

(La Stampa – F. Manassero)



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