Leonardo Spinazzola

AS ROMA NEWS SPINAZZOLA – Una volta, quando i cellulari non facevano anche da agenda per gli appuntamenti, si cerchiavano alcune date sui calendari. Ecco, in questo mondo ormai divenuto demodé, siamo convinti che Leonardo Spinazzola avrebbe evidenziato una data e poi incrociato le dita. Il primo maggio, quando all’Olimpico scenderà in campo il Bologna per opporsi a una Roma (si spera) lanciata verso una gran finale di stagione, scrive La Gazzetta dello Sport.

Insomma, nell’Italia che celebrerà la Festa del Lavoro ci sarà un grande atleta che, in questi ultimi nove mesi, di lavoro ne ha fatto davvero tanto per tornare a disposizione di José Mourinho. A questo punto, se il recupero del terzino fosse una gara di ciclismo, potremmo parlare quasi di ultimo chilometro. La visita in Finlandia, officiata dal professor Lasse Lempainen, è andata bene, con i test che hanno dato i risultati pianificati. Ma una cosa è certa: il professore, il club giallorosso e lo stesso Leonardo non hanno alcuna intenzione di fare fughe in avanti.

Non è un caso forse che, al suo arrivo a Fiumicino nella serata di ieri, il volto di Leonardo sia apparso sereno, ma anche consapevole. «È andato tutto bene – ha spiegato ai cronisti –. Sono molto contento». E a chi lo incalzava sulla data del suo possibile rientro a stagione, diceva sincero: «Vediamo, andiamo passo dopo passo. Adesso non so ancora quando tornerò ad allenarmi con i compagni, andiamo con calma». Una calma che lievita anche quando gli si domanda dei ringraziamenti da indirizzare. «Voglio farli a tutti, a chi mi è stato vicino, ma ancora non è finita. Volto pagina, si è chiuso un capitolo e ora ne apriamo un altro». Un capitolo che naturalmente vorrebbe scrivere sull’erba del campo da calcio e non negli studi medici.

Spinazzola era volato a Turku, in Finlandia – accompagnato dal dottor Costa, medico sociale giallorosso – per una “due giorni” di prove terminate solo ieri, quando il terzino giallorosso, appunto, è rientrato nella Capitale (con un volo da Helsinki) pieno di sensazioni positive. Oggi a Trigoria lo staff medico e il “team performance” di Mourinho vareranno un nuovo programma finalizzato al suo rientro.

Al momento, Leonardo in gruppo fa il riscaldamento e poco più, proprio perché – vista la gravità dell’infortunio (la rottura del tendine è stata totale, non parziale) – dall’allenatore ai medici nessuno ha voluto correre rischi. Lo stesso terzino, probabilmente, solo a dicembre si è reso conto davvero che occorreva pazientare ancora e, da quel momento, tutte le ipotesi sul suo rientro sono state più obiettivi motivazionali che altro.

Spiegavano a Trigoria, infatti, come il recupero da un infortunio del genere presenti fisiologicamente contrattempi muscolari o infiammazioni da gestire. Niente di grave, ma neppure niente da prendere sottogamba, anche se l’ipotesi di una seconda operazione – ventilata in questi mesi – è stata sempre seccamente smentita dalla Roma.

Oltre alla società giallorossa, chi è fortemente interessato al rientro di Spinazzola è il commissario tecnico Roberto Mancini. Lo staff tecnico e medico azzurro, infatti, è in continuo contatto col giocatore e il club. Inutile dire che il ritorno in campo a maggio di Leonardo potrebbe essere propedeutico al rientro anche fra i convocati della Nazionale, in vista delle prestigiose sfide di giugno, che proveranno a lenire la malinconia per la mancata partecipazione al Mondiale.

Una cosa è certa: vista la gravita dell’infortunio, a livello di prestazioni il vero Spinazzola si potrà rivedere soltanto nella prossima stagione, ma la tempesta è passata, e grazie anche all’affetto della moglie Miriam e dei figli Mattia e Sofia, riabbracciati ieri, Leonardo si metterà presto tutto dietro alle spalle. Con quel sorriso aperto che ha saputo conquistare prima il cuore dei tifosi della Roma e poi di tutta Italia. Anche per questo Mourinho e Mancini lo aspettano per ricominciare a sognare tutti insieme.



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