Aurelio Andreazzoli

NOTIZIE AS ROMA TOTTI ANDREAZZOLI – Dodici anni, anche se intervallati da uno stop di 18 mesi. Tanto è durato l’amore tra Aurelio Andreazzoli e la Roma, un amore che domani il tecnico dell’Empoli metterà da parte, pensando solo alla partita. Alla fine il rendimento di Andreazzoli con la Roma fu anche discreto, numeri alla mano: 9 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte (tra campionato e Coppa Italia). Quella finale lì, però, è come se avesse cancellato tutto, con alcune scelte che ancora oggi vengono rinfacciate ad Andreazzoli dall’ambiente. Qualcuno la definì la galleria degli orrori, una partita che cancellò quanto Andreazzoli aveva fatto invece nei mesi precedenti.

Già, perché a parlare bene di Andreazzoli è stato anche Totti nel suo libro, «Un Capitano». «Il giorno dopo l’incarico mi chiama per parlarmi e mi dice che quella è la sua grande chance, che vuole giocarsela alla faccia anche della stampa che lo definisce un “traghettatore” e che gli devo dare una mano. Mi piace la sua determinazione, come ridisegna la squadra.

I risultati arrivano, la squadra funziona e risale dal 9° al 5° posto, vincendo anche la semifinale di ritorno della Coppa Italia, a S. Siro, con l’Inter. Nell’ambiente c’è sorpresa, Andreazzoli sta guidando la barca senza farla schiantare sugli scogli, altro che “traghettatore”. Avesse vinto la finale sarebbe rimasto, alla fine è sempre un risultato a decidere tutto. E in quella partita sbagliò un paio di scelte, soprattutto rimettere dentro Destro per Osvaldo, che alla fine gli diede del laziale. Andreazzoli ci ringraziò e tornò a fare l’assistente. Ma è bello rivederlo in A con l’Empoli». Domani si riabbracceranno, poi ognuno per la sua strada.

(Gazzetta dello Sport)



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