AS ROMA NEWS TOTTI – Metti tre miti della storia romanista e tre campioni del Mondo come Bruno Conti, Francesco Totti e Daniele De Rossi. Metti altri tre campioni mondiali come Vincent Candela, Aldair e Antonio Cabrini. Metti il padel, che sta conquistando centinaia di persone in tutta Italia e ottieni un pomeriggio di sport a colori giallorossi e azzurri ad Anzio.
Come riferito dal Corriere della Sera, l’occasione è l’inaugurazione dei campi da padel di Conti e della sua famiglia: un evento importante, a cui il dirigente romanista ha dedicato tempo, investimenti ed energie, e a cui non hanno voluto mancare lo storico capitano della Roma e De Rossi.
Conti, che tra l’altro compare anche come attore in una web serie prodotta da Prestito24, ha lasciato a loro la scena e se Daniele ha preferito non parlare, visto anche il ruolo di collaboratore del c.t. Mancini all’indomani della brutta figura della Nazionale contro la Germania, Totti è tornato ad esprimersi sul mercato e sui temi cari in casa Roma. E quindi Dybala, Zaniolo e anche Lorenzo Pellegrini. “Io so – le parole dell’ex Capitano e vincitore in coppia con Di Biagio del torneo contro De Rossi e Candela – come è andata con Paulo. Anche ora lo sento, ma penso sia finita. Non dipende solo da lui. Se dipendesse da lui ci sarebbe una buona speranza”.
Da Paulo Dybala a Zaniolo, Totti sull’attaccante della Roma mantiene sempre un po’ di distacco: “Ho già parlato con lui tempo fa, gli ho dato qualche consiglio, ma non so se lo ha recepito. Se dovesse rimanere a Roma, deve capire l’importanza di questa maglia, soprattutto per onorare i tifosi che quest’anno hanno fatto qualcosa di diverso per la squadra. Poi la scelta spetterà a lui. A lui e alla società se lo vuole vendere. Io saprei cosa fare con Zaniolo”.
Parole decisamente diverse quelle su Lorenzo Pellegrini: “Potrebbe essere il nuovo 10 della Roma, ma conoscendolo non credo voglia prendere quella maglia. È fondamentale, duttile, tutte le squadre lo vorrebbero. Se io gli darei la 10? Io non c’entro più nulla con questo, è la società che deve decidere con il calciatore». Totti parla da uomo di calcio e da tifoso, non da dirigente passato o futuro: «I tempi non sono maturi per un mio rientro? Non maturi è una parola troppo forte. Ognuno ha il suo modo di lavorare, è rispettabilissimo. La società sta facendo un ottimo lavoro e sta raccogliendo i frutti”.
Dalla Roma al resto del campionato, impossibile per lui non fare una panoramica sulla Serie A: “Non pensavo che Pogba potesse tornare, quando fai delle scelte e vai in squadre top hai tante possibilità”. Su Maldini e il Milan: “Ho sempre detto che nel calcio ci devono essere calciatori ed ex calciatori che sanno di calcio. Metterlo dentro un club dove è stato 30 anni è un vantaggio per il Milan. Ibrahimovic? Dovrà fare la scelta giusta anche perché ho sentito che si è operato di nuovo. Non ha più 20 anni, sta a lui scegliere se continuare o meno. Se deve fare una partita ogni 4, ci penserei”.
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