Si è concluso con una vittoria 3-2 (gol di Perotti, Dzeko e Marchizza, per i russi doppietta di Grozav) contro il Terek Grozny il ritiro di Pinzolo. Dieci giorni di lavoro, tra l’entusiasmo della gente (ieri sugli spalti c’erano 3500 tifosi, compresi alcuni gruppi della Sud che sono saliti in Trentino per l’occasione) da cui Luciano Spalletti doveva trarre delle indicazioni e delle risposte.

Tra i più attesi c’erano Kevin Strootman ed Edin Dzeko. Entrambi hanno convinto. Il centrocampista olandese è stato uno dei protagonisti del ritiro: capitano in entrambe le amichevoli giocate, si è ripreso il suo ruolo di leader della squadra non solo per quanto fatto vedere in partita ma soprattutto durante gli allenamenti.

Totti meriterebbe un capitolo a parte, ma la ritrovata sintonia con l’allenatore può rappresentare un valore aggiunto come nel finale della scorsa stagione. Quando il ritmo è basso può fare ancora la differenza: ieri in quarantacinque minuti ha messo in porta tre volte i compagni, Dzeko ha fatto gol, Ricci (altra nota positiva) e Iturbe non ci sono riusciti. Tra i Primavera meritano una menzione obbligatoria D’Urso, titolare ieri al fianco di Strootman ed Emersone Palmieri (altro promosso), e Marchizza.

(Corriere della Sera)



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