«Totti è di tutti, lui gioca». Tra i significati di una serata di coppa appiattita (o quasi) dallo 0-4 della gara d’andata, svetta ai primi posti la presenza in campo dal primo minuto del numero 10 giallorosso. Contro il Villarreal, Luciano Spalletti manterrà accesi i riflettori su Francesco, questa volta avendo però cura di tenerli fissi solamente sul campo: il clamore suscitato dalle dichiarazioni post — Torino sembra quindi destinato, almeno per questa sera, a restare un ricordo. Totti gioca, Dzeko e Salah no. «Non scenderà in campo nessuno dei due — anticipa il tecnico — chiamiamolo turnover, se volete, ma vi aggiungo che a, seconda di quanto faranno bene quelli che giocheranno al posto loro, non li utilizzerò neanche nella prossima». «Quelli » sono Perotti ed El Shaarawy, la prossima partita è contro l’Inter a San Siro. Spalletti cerca di tenere sulle spine i suoi, temendo che qualcuno si senta troppo sicuro o dia per scontato il posto in squadra. E, allo stesso tempo, non vuol far demoralizzare i giocatori impiegati di meno («Non si raggiungono certi risultati se non c’è il supporto di quelli che giocano di meno»). Quindi quella che dovrebbe essere una normale serata di tranquillità — sulla quale passeggiare per raggiungere gli ottavi d’Europa League — diventa «una situazione che non va gestita, perché si va per vincere». E ancora: «Cerchiamo di forzare i ritmi perché dopo l’andata c’è il rischio di valutarla diversamente, ma non va fatto. Non avrebbe lo stesso senso giocare speculando sullo 0-0 o per far passare i 90 minuti: sarebbe una delusione. Noi vogliamo fare la partita». L’Europa è uno degli obiettivi stagionali. «Perché vogliamo vivere serate importanti, fare bene e fare risultati per trovare la felicità dei nostri tifosi».

Accanto a Spalletti, Paredes — uno dei marcatori nella vittoria per 4-1 contro il Torino — schiva chi prova a riportarlo alla possibilità che lasciasse la Roma nello scorso gennaio. «Io sono stato molto tranquillo — resta impassibile l’argentino — del rinnovo ancora non ho parlato (è legato ai giallorossi fino al 2019, ndr). Penso solo a stare concentrato e giocare bene ogni partita, aspettando le mie opportunità». Tra Europa e campionato, nelle prossime ore cominceranno i lavori per la parziale rimozione delle barriere nelle due curve dello stadio Olimpico. Entro mercoledì prossimo la ditta che le ha alzate nell’agosto del 2015 in 72 ore, si occuperà del lavoro di sbullonamento dei pannelli superiori, con i tifosi di Roma e Lazio che mercoledì prossimo — per il derby di andata della semifinale di coppa Italia — troveranno le barriere abbassate a un metro e dieci centimetri d’altezza.

(La Repubblica – F. Ferrazza)



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