Totti, generoso fino in fondo, non si è preso l’esclusiva del palcoscenico di Sanremo, anche se i dati rilevati nella puntata di mercoledì lo eleggono comunque Re (suo il picco d’ascolto al momento di presentare l’esibizione di Nesli e Alice Paba alle ore 21,42: 14 milioni 340 mila). Coinvolgente e spiritoso, ha diviso il prime time anche con chi non ha partecipato o non è stato invitato. Tutti lì con lui, accanto a Conti e De Filippi: parenti, amici e, per la giusta par condicio, anche rivali. Senza esclusione di nessuno.E senza offesa. Non fa niente che il web si sia scatenato quando il capitano, ignorando la scaletta e prendendo quindi in contropiede l’amica Maria, ha rivelato la sua canzone preferita: «Povia. Il Piccione». Francesco è come se non avesse risposto: Povia è il cantante, il piccione non è il titolo del suo successo nell’edizione di 11 anni fa (Vorrei avere il becco, quello giusto).

La Rete della Lazio si è gonfiata.Come è successo già 11 volte con i gol di Totti nei derby. Nella circostanza, però, non sono reti ma polemiche. Dei tifosi biancocelesti pronti a contestare via Internet quello che è sembrato lo sfottò al loro simbolo: l’aquila. Che, bisogna ricordarlo, viene ridimensionata a piccione dai tifosi giallorossi, quando la presa in giro, fortunatamente quella ancora sana e mai volgare, lievita in città appena si accenna al derby. La Lazio, insomma, si è ritrovata sul palco su assist del romanista più odiato. Così, almeno, per il tam tam cittadino. Non per la De Filippi che ha voluto inserire i biancocelesti tra gli esclusi della seconda seratadelFestiva: «Francesco ci tiene a far sapere che quando ha indicato Il piccione di Povia come brano preferito, è perché in quell’edizione c’era Ilary. Non era una presa in giro dei tifosi laziali».Era il 1°marzo 2006, con il capitano in prima fila.Adesso, con 3derby in vista, in 61 giorni (1marzo, 5 e 30 aprile), Totti è stato volutamente attento. Basta pensare a quando Conti gli ha chiest ocome avrebbe reagito se avesse trovato una maglia della Lazio nel cassetto di suo figlio Cristian: «Se ha fatto questa scelta di vita, lo rispetto. Però… è impossibile che ce l’abbia». Per la cronaca Francesco aveva scelto la canzone «Si può dare di più» di Morandi, Ruggeri e Tozzi. «Dare o fare di più?» il dubbio last minute del campione. Che, nell’incertezza, ha cambiato in corsa la risposta .

CACHET PER CHI SOFFRE Confermata, intanto, l’anticipazione de Il Messaggero: Francesco devolverà il suo gettone di presenza in beneficenza (80mila euro lordi). Viene dato quasi per scontato che la cifra ricevuta sarà interamente girata a qualche associazione che si sta dedicando ad aiutare le zone terremotate. Totti, però, ha sempre preferito non pubblicizzare il destinatario della sua beneficenza.Tra l’altro non ha deciso e quindi non ha ancora avvertito la Rai che si occuperà poi della donazione.

(Il Messaggero – U. Trani)



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